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L’uso del corpo (forestale)

Posted on 21 Aprile 202312 Febbraio 2024 By Paolo Maninchedda 7 commenti su L’uso del corpo (forestale)

Era il 4 aprile, martedì santo; si è celebrato il precetto pasquale del Corpo forestale presso la base elicotteri di Pula.
Presenti gli allievi del corso guardie forestali, uno sparuto gruppo di forestali organizzatori dell’evento e il gotha di Regione e Corpo forestale: il Generale della finanza Fabio Migliorati, il consigliere regionale Nanni Lancioni, il Presidente Christian Solinas, il Direttore generale della Protezione civile Antonio Belloi (in pectore per altro notissimo incarico).
Santa Messa.
Prima dell’ite missa est, discorsi del gen. Migliorati e di Solinas.
Ora, io sono reduce da una durissima discussione con una persona coltissima, che mi ha rimproverato di un piglio eccessivamente critico verso la Chiesa cattolica, però queste cose mi girano i coglioni, so che non si dovrebbe dire, ma bisogna dirlo perché già siamo in pochi ad andare a messa e, per quei pochi che siamo, ci teniamo a tenere il posto libero da tutto ciò che non gli appartiene.
La messa è mistica per chi la capisce; anche alla sua fine, quando ci si sta congedando, non si devono inserire al suo interno le forme autocelebrative del potere, perché stonano, perché sono improprie e sostanzialmente sacrileghe, nel senso della negazione del sacro e della celebrazione del mondano.
Ma il fondo non era stato ancora toccato.
Dopo le due performance retoriche dal pulpito, coup de theatre, le benedizioni del Papa con l’invocazione di grazie celesti e della protezione della Madonna. Una per Solinas, e famiglia, e una per un Corpo forestale attonito. Si tratta delle benedizioni standard che si possono acquisire in Vaticano.
Mai stato luterano, mai. Però questa roba fa tanta pena anche al peggiore dei credenti.
Finisce la cerimonia religiosa, con buona pace dell’immane tragedia incompresa che essa significa.
Si passa ai riti mondani.
Passaggio in rassegna dei reparti con il presentat’arm a Solinas.
Non si ha il senso del ridicolo.
Il presentat’arm ………..
Questi ritualismi si spiegano solo con la parallela ossessione per i titoli accademici e per i titoli in genere: si cerca qualcosa che attesti formalmente ciò che l’evidenza nega sostanzialmente.
Il presentat’arm a Solinas ha una sola sede adeguata: la commedia e il corpo forestale ha una storia gloriosa, ma non a teatro.

Politica, Vetrina

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Comments (7) on “L’uso del corpo (forestale)”

  1. Giovanni ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 12:40

    Riassumendo, alla TV dei ragazzi del 4 aprile 2023, il paffuto sergente c’è, c’è il capitano Monastario; ci sono altre eminenti personalità espresse dal popolo oppure dai bravi rappresentanti del popolo; c’è l’ ambientazione nello spiazzo della stazione degli indolenti gendarmi di Monterrey in una landa semipovera e siccitosa che spera nella pioggia stagionale; Don Diego della Vega compare come voce narrante la storia.
    Tuttavia manca il popolo, quello per cui Don Diego della Vega scende in campo come Zorro a cavallo di Tornado sguainando la spada e tracciando la zeta.

  2. Macisep ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 10:59

    Da wikipedia: l’esercito vittorioso, al passaggio del valoroso avversario sconfitto, presenta le armi (esegue il noto comando del “presentat’arm”) in segno di rispetto.
    Ecco, ora incomincio a capire il perché di questo gesto nei confronti di Solinas.

  3. Franco ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 09:13

    Ma vi era pure l’orchestra che suonava?

  4. Sardo ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 09:00

    Dopo il presentat’arm c’era il pranzo….

  5. Mario ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 08:33

    E su «inno regionale» de pregadoria a sos barones no si l’at fatu cantare? O a su “presentat’arm” ant sonadu su «silenzio» fintzas prus sacro?
    Tantu tra inni sacri e inni regionali in Missa puru… tutto fa brodo, sacro, e «candho si tenet su bentu / est pretzisu» a lu collire, cun impiantos eólicos pro maghinare s’abba de sos Sardos.
    Su nàrrere chi babbu meu candho faghia carchi cosa chi pro meda prus pagu no andhaiat bene mi naraiat «conchiabbadu». Ca isse ch’essiat a triballare pro èssere in su triballu apenas abbreschindhe e si ndhe ghiraiat a denote, a pè comente che fit essidu, ca timiat a pèrdere tempus. E mi naraiat sempre chi si cheria cosa mi la depia fàghere, e no ispetare sos àteros.
    Ma podet èssere chi sos Sardos resessemus a essire campiones in pregadorias e pistamentu de abba, e fintzas innos regionales de comente semus unu mare de ‘poetas’.

  6. Pie' ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 08:03

    E se fosse una chiamata generale in vista di altri clamorosi eventi? C’era per caso Giovannimaria Angioj e il gen. De Lorenzo pronti a guidare le truppe dei forestali per un “Piano Solo bis ” ? Mala tempora current ! 🤣🤣🤣

  7. M ha detto:
    21 Aprile 2023 alle 07:11

    La sindrome di Napoleone?

Comments are closed.

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