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L’ex assessore Moro: “Chiamate uno zio”.

Posted on 22 Agosto 202522 Agosto 2025 By Paolo Maninchedda 14 commenti su L’ex assessore Moro: “Chiamate uno zio”.

Abbiamo eccezionalmente intervistato l’ex assessore ai Trasporti Antonio Moro. Lo abbiamo fatto per indignazione rispetto alla sdraiatissima intervista della Nuova Sardegna alla Presidente della Regione, ma anche per continuare a rubare lettori ai due giornali sardi, che hanno il triste primato del primo e del secondo posto tra i quotidiani italiani che perdono più copie in un anno. La ragione è evidente: non danno più notizie, fanno propaganda e la gente non è disposta a spendere per farsi intortare.

D. Come sta Solinas?
Lo chieda a lui, perché lo domanda a me?

D. Perché con lui non parlo per principio, o meglio, per danno nazionale sardo patito. Quando ricomincerete a fare politica nel Psd’az?
Non abbiamo mai smesso e se mi deve provocare, mi sto alzando.

D. Non la provoco, la stimolo.
Ah, ecco, quindi io dovrei ringraziarla. E meno male che lei non è sassarese!

D. Cioè?
Non impicca i babbi….

D. Con Solinas non siamo parenti né di sopra, né di sotto. E poi a me i patiboli non piacciono. Io penso che non sia sardista. Lo trovo più adatto all’Udc o giù di lì, l’ultimo forchettone intelligente democristiano. E tutto sta nel forchettone, perché i democristiani trappisti erano gente seria. Non gli perdono il circo di incompetenti di cui si è circondato. Comunque, parliamo di trasporti…

È meglio, parliamo di trasporti, perché mi so girendi li…

D. Calma! Io conosco più parolacce di lei. Se apriamo il campionato, finisce a un punteggio tennistico.
La Todde se l’è cantata e suonata da sola sulle colonne della Nuova Sardegna. Quali sono i limiti della nuova continuità territoriale angelicata
?

Sul piano politico il progetto della nuova continuità aerea è vittima delle strumentalizzazioni dell’allora opposizione, oggi governo in Regione, che denunciava sfasci anche dove non c’erano e prometteva un’illusoria rivoluzione dei cieli.
Il giudizio sulla nuova continuità è tragicamente condizionato dalle false aspettative alimentate dalle promesse elettorali fatte dal campo largo. È sufficiente rileggere il programma elettorale della Todde per comprendere che il vagheggiato modello misto (agevolazioni tariffarie ai passeggeri nei mesi di alta stagione e oneri di servizio pubblico con compensazioni alle compagnie nei mesi invernali) è abortito, ma soprattutto il tetto alla tariffa massima non residenti è restato un miraggio.

D. Traduzione, please. Cosa significa non avere il tetto tariffario?

Significa che la continuità della Todde continua a non risolvere il principale dei problemi, quello dell’imposizione del tetto massimo per la tariffa non residenti. Vuol dire che il caro voli dei periodi di punta si ripresenterà in tutta la sua gravità e che le tariffe saranno determinate dalle politiche di prezzo e di profitto delle compagnie che si aggiudicheranno in esclusiva i collegamenti con Milano-Linate e Roma Fiumicino.

D. Eh no, la Todde promette tariffe residenti più basse per i voli della continuità.

Sì, ma con la Regione che spende di più. Dieci euro in meno da e per Roma e venti euro in meno da e per Milano al costo del raddoppio degli stanziamenti regionali per le compensazioni alle compagnie: si è infatti passati da 52 milioni a 100 milioni di euro. Cinquanta milioni in più per dieci euro in meno. Non credo che sia questa la strada per risoluzione dei problemi dei sardi.

D. E quali sono le soluzioni?

La prima è quella di fissare un tetto massimo alla tariffa non residenti per non mettere fuori mercato l’industria delle vacanze e limitare i danni del caro voli. La seconda è mettere a sistema il modello sardo del trasporto aereo che è fatto di tre misure tra loro complementari: la continuità territoriale, gli aiuti diretti ai passeggeri per l’abbattimento del costo del biglietto aereo e gli aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuove rotte stabili.

D. L’apertura di nuove rotte è stata la punta di diamante della sua gestione politica, ma il bando per le nuove rotte sembra aver riscontrato successo tra le compagnie.

Il bando per l’apertura delle nuove rotte è stato gestito con ritardo e pessimamente dalla nuova Giunta che ha preferito i proclami, annunciando ipotetiche rotte transoceaniche invece di lavorare alla creazione di una rete di collegamenti, anche con gli scali minori, in grado di garantire i collegamenti punto a punto anche nella stagione invernale. Se si preferisce stupire con l’eccezionale anziché governare il possibile, il risultato non può che essere fallimentare, ma l’errore è cercare lo spot piuttosto che risolvere i problemi.

D. A proposito di spot, cosa pensa della misura che riconosce uno sconto a chi dimostra di avere parenti in Sardegna?

Penso che dopo la ricerca di uno zio d’America per un qualche lascito milionario si scatenerà la caccia allo zio di Sardegna per una qualche percentuale di sconto in aereo. Sinceramente non riesco a vedere un’applicazione efficace di tale misura e se ci si voleva rivolgere al mondo dell’emigrazione allora bisognava affermare il principio che non basta uno sconto ai sardi emigrati, perché devono pagare quanto pagano i sardi che stanno in Sardegna. Bisogna, anche in questo caso, avere una visione unitaria delal società sarda, non segmentarla in asfittici ed effimeri bacini elettorali.

D. Voi l’avete fatto?

Noi, tramite il patto di amicizia siglato con Aeroitalia, attraverso un accordo commerciale con l’agenzia di viaggi della federazione nazionale degli emigrati, siamo riusciti a far riconoscere ai sardi emigrati la stessa tariffa dei sardi residenti in Sardegna. Era l’avvio di un percorso e si poteva lavorare su quelle basi piuttosto che sulla ricerca di uno zio sardo per avere lo sconticino in aereo.

D. Faccia uno sforzo di generosità: elenchi le altre novità della nuova continuità territoriale della Todde.

Mi sembrano piccoli aggiustamenti spacciati per grandi conquiste. Da sempre i voli della continuità garantiscono orari tali da consentire l’andata e il ritorno in giornata. Semmai il problema era garantire su Cagliari maggiori collegamenti nelle ore centrali della giornata . I giovani, gli studenti, i lavoratori e le forze dell’ordine hanno sempre goduto delle agevolazioni tariffarie ma per questi ultimi, in questa occasione, l’Europa non ha posto la limitazione del beneficio nella stagione invernale.

D. Ci saranno più voli?

È solo un miraggio formale. Rispetto al precedente bando ci sarà un maggior numero di voli stabiliti diciamo per legge, ma il numero non supererà quelli già attualmente operati complessivamente dalle compagnie con i cosiddetti voli aggiuntivi. In sostanza la norma si è adeguata alla realtà, piuttosto che cambiarla.

D. Quando e come la Sardegna potrà pensare di risolvere il problema del trasporto aereo?

Quando il tema della continuità aerea sarà messo fuori dal campo della contesa politica e delle strumentalizzazioni elettorali e la Sardegna si presenterà unita a Roma e a Bruxelles per difendere il sacrosanto diritto alla mobilità dei sardi. Cioè quando si farà il contrario di ciò che ha fatto la Todde al governo e la sua maggioranza quando era all’opposizione. A questi manca il senso dell’interesse nazionale dei Sardi, rispetto al quale fanno sempre prevalere l’interesse di parte.

Trasporti, Vetrina

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Comments (14) on “L’ex assessore Moro: “Chiamate uno zio”.”

  1. Paolo Maninchedda ha detto:
    24 Agosto 2025 alle 13:03

    Caro Alberto, l’odio è veleno. Non frequentarlo, dammi retta.

  2. Alberto M. ha detto:
    24 Agosto 2025 alle 12:53

    Per tutto il tempo in cui questo signore (?) è stato Assessore in Regione nessuno si è accorto di nulla. Adesso avrebbe fatto meglio a stare zitto e l’averlo intervistato in pompa magna mi risulta incomprensibile da tutti i punti di vista. Merita di essere ignorato e basta.

  3. Giovanni Piras ha detto:
    24 Agosto 2025 alle 07:18

    A co………….re bi cheret pretichesa, no bi cheret meledda ‘e lidone!
    Gai cantaiamus in Luvula cando fimus zovaneddos.
    Salute e tricu!

  4. Raimondo Mameli ha detto:
    23 Agosto 2025 alle 11:43

    Mi pare che l’ex Assessore Antonio Moro abbia risposto puntuale e preciso alle domande del professore. Poi se invece di commentare le risposte si vuole allargare la discussione al Psdaz e altro occorre che il prof. organizzi un’altra intervista e magari mettendo le basi per un….RIENTRO del SARDISTA Paolo Maninchedda nelle fila dei Quattro Mori così fa fare,tutti insieme con tante nuove adesioni, Forza Paris. Buona domenica.

  5. Ginick ha detto:
    23 Agosto 2025 alle 11:16

    Egr.. prof,
    Andiamoci cauti, è probabile che ci sia ancora molto tempo per discutere di continuità territoriale!! Le possibili soluzioni sono due. Una immediata: migriamo tutti nella penisola e lasciamo l’isola ai turisti che spendono e spandono quanto desiderano per arrivarci. Oppure,la seconda, più a lungo termine: attendiamo pazientemente che fra 30/40 milioni di anni la Sardegna nella sua perenne migrazione dalle coste franco spagnole si congiunga alla costa italica risolvendo ogni problema sull’argomento!!
    In entrambi i casi la soluzione politica che accontenti tutti, maggioranza e opposizione o autoctoni e strangius, non la si troverà mai prima!!
    P.S. Sono ancora in relax agostiano anche senza andare da nessuna parte a spaccarmi le sfere pendule per cielo o per mare!
    Cordialità

  6. M ha detto:
    23 Agosto 2025 alle 07:58

    Era meglio quand’era peggio. . .

  7. Renato Orrù ha detto:
    23 Agosto 2025 alle 00:30

    …io gli avrei chiesto come sta Giacomo Sanna, che è da molto che non si sente … che non ce lo vedo a zappare l’orto a tipo Cincinnato .

  8. Ariovisto ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 22:55

    Non si commenta Antonio Moro. In Sardegna, durante il loro governo, la Lega inviò dei consoli dalla Lombardia. Per il resto siamo come Gaza…in attesa dei liberatori, che per i
    palestinesi non saranno arabi e per noi non saranno sardi.

  9. Vinicio ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 22:52

    Industria delle vacanze… ancora. Questo signore pensa che il problema della continuità sia far venire più turisti grazie a tetti tariffari? Quindi per capire dovremmo chiedere a Aeroitalia di riempire gli aerei di vacanzieri che poveracci non devono spendere per venire al mare. Una specie di diritto fondamentale da inserire in qualche Trattato secondo Moro. Meno male che ora è a casa.

  10. Enzo ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 22:21

    Io ricordo sempre che a ogni festività pesante, tipo Natale, Capodanno e Pasqua, mi travesto da cittadino residente in Corsica, vado sul sito di Air Corsica, trovo e prenoto voli per Parigi e altre città servite (una decina, non due…) anche nell’immediatezza delle feste, e pagando cifre decisamente abbordabili.
    ..
    Ma qui pensiamo sempre alla continuità territoriale.

  11. Raffaele Corrias ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 15:36

    Ho una domanda per Antonio Moro : è davvero credibile che si possa mantenere il tema della continuità territoriale fuori dalla contesa politica e andare uniti a Bruxelles a far valere le istanze dei sardi? E se si come lo realizzerebbe e cosa ha impedito alla precedente legislatura di attuare tutto ciò? Grazie

  12. luca ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 13:56

    Tariffe non residenti da abbassare?? Ma dove vive questo?? La Sardegna è presa d assalto come da 30 anni in estate biglietti cari o no ( spiegategli che esiste il mercato delle low cost che se ne straffote per fortuna di loro(..), poi nessun accenno sul disastro del trasporto navi : caro e servizi scadenti pessimi!(Corsica ferrier a parte)inoltre provi l ex ass a fare un biglietto dal 20 al 30 agosto dalla Sardegna ( Olbia arbatax porto torres Cagliari)per Civitavecchia, impossibile tutto esaurito! un sardo che deve recarsi con auto per qualunque motivo in quella zona di paese ci va a nuoto

  13. Mario Pudhu ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 12:53

    Bene meda, Antoni Moro! Mi ndhe allegro e s’ùrtima risposta depet èssere su programma de totas bàtoro sos moros! E no solu pro chistiones de trasportu!

  14. Antonio ha detto:
    22 Agosto 2025 alle 12:28

    Prof gli doveva chiedere se si sono pentiti dell’accordo con la Lega

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