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Le radici del male

Posted on 15 Settembre 202515 Settembre 2025 By Paolo Maninchedda 7 commenti su Le radici del male

Oggi siamo bombardati da notizie terribili: un ragazzo si è suicidato perché bullizzato, una ragazzina ha raccontato di essere stata violentata da due ragazzi dall’età di dieci anni; il caso di Manuela Murgia si tinge sempre più di violenza; un bambino di 8 anni è stato picchiato da altri bambini in un parco romano mentre festeggiava il suo compleanno.

Non si tratta, come vorrebbero Destra e Sinistra italiane, mai stanche di banalizzare tutto per un voto in più, di colpevolizzare l’avversario politico per il suo linguaggio; si tratta di capire perché tutti usiamo un linguaggio violento che è l’anticamera delle azioni violente.

Sul Corriere della Sera di oggi c’è una bellissima intervista allo psichiatra Vittorino Andreoli (quello che, tra le altre cose, eliminò il registro delle masturbazioni nei manicomi), il quale risponde così a questa domanda:
L’idea che il male nasca da una dinamica di gruppo?
«Sì, ancora oggi sono convinto che il male sia una parte di ciascuno di noi, tutti lottiamo con i nostri demoni. Non si guarisce ignorando le proprie ombre. Al contrario: si impara a conviverci».

Il problema è che il male è il grande rimosso dalla cultura contemporanea.
Non si raccontano neanche più le favole che insegnavano a difendersene.
Ho letto l’opinione di uno scrittore secondo il quale il modello narrativo di un classico è sempre un fatto privato, meglio se familiare, che viene universalizzato.
È il fraintendimento progressista della letteratura.
Il cuore della letteratura è sempre stato il mistero e, in particolare, il grande mistero del male, del suo senso senza senso.

Resta un punto: la storia smentisce il dogma della sinistra europea secondo il quale la società si evolve di necessità verso la giustizia e, se questo non accade, è per l’intervento delle forze reazionarie.
Non è vero.
Come è falsa la divinità pagana della Destra che affida alla violenza funzioni di salute pubblica. Il diavolo è uno statista per questo, perché ci sono imbecilli che prendono fischi per fiaschi.
Non siamo destinati a migliorarci: siamo destinati a decidere in ogni attimo contro o a favore del bene e del male, dei demoni, come dice Andreoli, o degli angeli che ci portiamo dentro.
Ogni attimo dell’esistenza è destino, è decisivo. Mi capita di riconoscere subito quelli che non combattono contro se stessi, quei tipi “agli altri e a se stessi amici”, sicuri nell’incedere, sicuri di tutto, combattivi, insopportabilmente ciechi al male del mondo perché sicuri di sconfiggerlo. Poi arrivano i morti, le tragedie, e il progressismo scompare, anzi no, ricompare nel rito infame degli applausi ai funerali: due clap clap e la paura va via, il pensiero è anestetizzato e tutto ricomincia: the show must go on.

Società, Vetrina

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Comments (7) on “Le radici del male”

  1. Tatanu ha detto:
    16 Settembre 2025 alle 08:10

    “è falsa la divinità pagana della Destra che affida alla violenza funzioni di salute pubblica”
    Egregio Professore, a rileggere le dichiarazioni di Roberto Saviano riguardo all’omicidio di Kirk, o le dichiarazioni di leader di “Non una di meno” dopo gli assalti e le devastazioni alle sedi di ProVita, unendo il tutto alle minimizzazioni o ai silenzi colpevoli di certa elite di sinistra, parrebbe che che la “divinità pagana” di cui lei parla abbia adepti anche da altre parti…

  2. Ginick ha detto:
    15 Settembre 2025 alle 18:58

    Egr Prof,
    ho sempre pensato che ciascuno di noi sia governato da due spinte interne che non siano il bene o il male. La prima è una forza congenita : l”Istinto che può essere modificato,modellato e corretto dalla seconda forza, indipendente dalla prima e strettamente individuale: l’Intelligenza. Istinto e intelligenza collimano con il male e il bene? Chi commette un errore ,si usa giustificare con : ha agito d’istinto e quando fa qualcosa di buono: ha operato con intelligenza!
    Gli animali,privi di intelligenza, operano solo
    d’ istinto: quello della sopravvivenza. Il loro operare non è nè buono nè malvagio è finalizzato alla loro vita .
    Tutte le religioni identificano il Sommo Bene con la Somma Intelligenza, mentre l’esatto opposto ,il Sommo Male è sinonimo di disgregazione e di morte.. L’ istinto senza l’azione moderatrice e smussante degli eccessi propria dell’intelligenza altro non è che foriera di negatività . Gli stessi ragazzi molto giovani se commettono degli errori vengono giustificati con l’ azione istintiva, non controllata e se non da cosa, se non
    dall” intelligenza?
    Insomma, nel mondo d’oggi, pare latitare l’azione moderatrice dell’ intelligenza, anche se sembra essere indirizzato verso nuovi traguardi che con grossolano errore viene da tutti chiamata : Intelligenza Artificiale. Perché non mitiga, non modera, non accompagna l’uomo verso uno sviluppo naturale che fa coincidere
    l’ intelligenza massima con il traguardo della maturità .Un processo in continuo sviluppo nell’arco dell’ esistenza e se dovesse venir meno si retrocede nella fase infantile del solo istinto!
    Non proprio il massimo, per l’uomo che aspira a diventare il padrone dell’universo.
    Cordiali saluti

  3. Francesco ha detto:
    15 Settembre 2025 alle 12:57

    Cormac McCarthy, Meridiano di sangue e Stella Maris è molto altro.
    Oggi solo applausi.

  4. Stefano Locci ha detto:
    15 Settembre 2025 alle 11:38

    Egregio, il problema della violenza non è ovviamente conseguenza della politica ma è ad essa collaterale. Una volta la violenza era di casa in famiglie emarginate e solo raramente si poteva assistere alla violenza in soggetti appartenenti a famiglie “per bene”. Attenzione che dette famiglie non erano necessariamente agiate ma, anche se poco abbienti, attente alla custodia ed alla trasmissione dei valori positivi. Poi è intervenuta la colpevolizzazione della famiglia tradizionale custode di quanto detto ed ecco che ha avuto luogo la degenerazione. È in questa fase che avviene l’appropriazione dei modelli tra politica di destra e politica di sinistra. L’una per la famiglia tradizionale, l’altra per le forme ibride che non possono non aver creato carenze nelle linee guida di vita nelle nuove generazioni che ne fanno parte. Non vado oltre per rispetto delle diversità che ho sempre conosciuto ma che, oggi, sono una bandiera per troppi. Saluti.

  5. Franco ha detto:
    15 Settembre 2025 alle 10:09

    Paolo, le tue parole arrivano dritte e fanno male perché raccontano un male che vediamo tutti i giorni, ma che spesso preferiamo non guardare. Mi ha colpito soprattutto il richiamo ad Andreoli: convivere con i nostri demoni è forse la sfida più difficile, ma anche l’unica strada per non trasformare le ombre in violenza.

    Hai ragione quando dici che non possiamo ridurre tutto a slogan politici o a colpe da rimbalzare all’avversario. Il male non si elimina con i “due clap clap” ai funerali, come scrivi con crudezza, ma lo si affronta riconoscendolo, senza anestetizzarlo.

    Credo che parlarne, come fai tu, sia già un atto di resistenza: ci ricorda che ogni giorno siamo chiamati a scegliere se alimentare il buio o la luce che portiamo dentro.

  6. Tzitzittu Nurra ha detto:
    15 Settembre 2025 alle 09:19

    Leggo, per quanto posso ma leggo e poi scrivo qualche centinaio di parole tutti i giorni per quanto il mio cervello elabori pensieri e la mano li riporti; frequento un gruppo che segue una linea politica coerente con sé stessa e che lavora per la comunità e i suoi componenti con i loro comportamenti mi danno speranza “per un mondo migliore” ; esco con la mia bici ed ho un lavoro dignitoso e che che svolgo con dignità : questo è il mio modo per esorcizzare quel male brutale e soverchiante che talvolta (come oggi in cui si riportano notizie così tragiche!) toglie il respiro… credo che risponda alla sua linea “Ogni attimo dell’esistenza è destino, è decisivo”, dipende da come ci si pone : con tolleranza ed umana comprensione oppure armati fino ai denti.

  7. M ha detto:
    15 Settembre 2025 alle 08:38

    Due considerazioni: bisogna accettare che alcune persone non siano guidate da impulsi o intenzioni malevole. In nome del così fan tutti, vengono attaccate, proiettando su di esse cattivi pensieri. Nel piccolo e nel grande, anche così nascono i conflitti.
    In assoluto, poi, tutti siamo bene e male, l’ educazione ricevuta ci porta a dar più ascolto ad una o l’ altra parte di noi. Grazie, perciò, ai genitori in eterno.

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