Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Le cronache di un venerdì sera a Cagliari

Posted on 15 Ottobre 202515 Ottobre 2025 By Francesco Nocco 11 commenti su Le cronache di un venerdì sera a Cagliari

Sono in Sardegna in ferie. La mia casa è a Calasetta, ma a metà settembre il paese è già tornato al silenzio. Così decido di andare a Cagliari per passare una serata con amici.
Una serata normale, un venerdì qualsiasi a Cagliari.
Un mio amico mi ospita a San Michele, perciò decido di lasciare la macchina da lui e usciamo, voglio sentirmi libero di bere una birra in più e non pensare alla macchina per tornare a casa.
Usciamo in centro, ceniamo, un paio di birre dopo la cena e si fanno le 2 del mattino, decidiamo di tornare a casa.

Dal Bastione a San Michele sono circa quattro chilometri, non proprio un romanzo d’avventura, ma abbastanza da farti desiderare un CTM invece di metterti a camminare. Cagliari è viva, locali aperti e gente ovunque. Viene naturale pensare che ci sarà anche un bus per tornare a casa.

Ma non ci sono CTM. Il CTM notturno è garantito solo il sabato. Mi guardo intorno, sono le 2 del mattino e il centro è ancora pieno. Mi domando: davvero questi ragazzi abitano tutti in centro? E se non abitano in centro, il rientro a casa lo faranno a piedi oppure in auto magari con il peso della stanchezza della serata e qualche birra di troppo in corpo?

Poi la soluzione: il taxi. 
Dividiamo il conto in tre e così peserà solo marginalmente nel bilancio della serata.
Chiamiamo, sono le 2 del mattino.
“Buonasera, abbiamo bisogno di un taxi, siamo vicini al Bastione”
“Bene, dove dovete andare?” ci risponde il centralino.
“A San Michele”.
“Ok vi passo un mio collega”.
*musica classica per 10 minuti*
“Sì pronto, servizio taxi”.
“Buonasera, sempre noi, abbiamo bisogno di un taxi, siamo vicini al Bastione, dobbiamo andare a San Michele”.
“Sì, vi passo un mio collega”.
*30 minuti di musica classica*.

Decidiamo di chiudere, sicuramente non accettano la corsa perché il tragitto che dobbiamo fare è troppo breve, l’offerta di taxi è molto bassa e i tassisti operativi di notte accettano corse solamente di una certa lunghezza.
Sono solo 4 chilometri, 50 minuti a piedi, alle 2 del mattino che nel frattempo sono diventate le 3 del mattino. Partiamo all’avventura in modalità compagnia dell’anello, con scarpe non troppo comode e qualche birra di passaggio fino a casa. 

Perché proprio il venerdì, la sera che apre il weekend, Cagliari ti abbandona?
Il sabato notte i bus ci sono, il venerdì no: così, dopo mezzanotte, chi non vuole guidare si ritrova appeso al telefono o a un’attesa senza tempi certi. Questo è l’effetto combinato di una scelta pubblica (coprire solo il sabato) e di rilasci insufficienti di licenze per tassisti, quando i mezzi sono pochi e le richieste tante, spingono i taxi a privilegiare solo le corse lunghe. In mezzo c’è una conseguenza che ha a che fare con la sicurezza pubblica e che non possiamo far finta di non vedere: una quota di ragazzi arrivati in centro con l’auto la riprende per tornare a casa, magari dopo aver bevuto un po’ di alcol e/o dopo molte ore svegli. Quel “po’” può pesare tanto. 

Da febbraio 2024 il Comune ha attivato il notturno del sabato con quattro linee dedicate (1N, 9N, ER e L) operative dalla mezzanotte all’alba, frequenze nell’ordine dei 30–45 minuti. Il venerdì, invece, non esiste un notturno stabile: si registrano solo prolungamenti post-mezzanotte di alcune linee diurne e, in via eccezionale, attivazioni speciali. A Ferragosto 2025, per esempio, il Comune ha finanziato le stesse linee notturne anche nella notte tra giovedì e venerdì, e una circolare nella notte successiva con prime corse alle 00:00 e ultime alle 5:00.

Perché insisto su venerdì? Perché è la sera (insieme al sabato) in cui la vita notturna si accende. A livello nazionale, ISTAT segnala che le notti del weekend concentrano una quota molto alta della sinistrosità notturna; nel 2023 una parte preponderante di incidenti, feriti e, soprattutto, vittime si addensa tra venerdì e sabato notte. La scomposizione esatta tra il singolo venerdì e il singolo sabato per la provincia di Cagliari non è pubblicata nelle tavole di dati diffuse online. Ma la logica è chiara, se riduci l’alternativa all’auto privata proprio nelle ore di rientro, aumenti l’esposizione al rischio legato ad alcol e stanchezza. 

Taxi: regole e margini di manovra. Sul versante taxi, il quadro regolatorio nazionale oggi consente di aumentare le capacità dove serve. L’articolo 3 del DL 104/2023, chiarito dalla circolare interministeriale MIT-MIMIT del 6 novembre 2023, permette ai Comuni capoluogo di incrementare le licenze fino al 20% in più. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti, nei pareri 2024–2025, ribadisce che i bandi devono poggiare su criteri oggettivi (domanda inevasa, flussi turistici, popolazione), che i Comuni possono richiedere un contributo economico per il rilascio (esempi recenti: Parere n. 42/2024 Bolzano; Parere n. 5/2025 Trento – regolamento taxi; Parere n. 13/2025 Trento – bando/licenze.)
A Cagliari, il regolamento comunale taxi è disponibile, ma risale nelle sue fondamenta agli anni 2004–2014 e necessita di un aggiornamento.

Che fare, quindi? La parte semplice è il trasporto pubblico: replicare al venerdì lo schema del sabato. Esiste già un format, con linee, capolinea e frequenze, estenderlo di una notte su sette è una scelta organizzativa prima ancora che finanziaria. Capisco però che non possiamo inseguire Milano o Roma. Guardiamo città con pari ordine di grandezza: Trieste, ad esempio, duecentomila abitanti, ha scelto un notturno elastico a chiamata (invece di linee fisse e orari, prenoti via app/telefono una corsa tra fermate ufficiali dentro un’area e fascia oraria – es. 22–04 -. Un minibus passa, raggruppa più richieste, ottimizza il percorso e ti porta a destinazione).

La parte un po’ meno semplice ma altrettanto fattibile, è l’offerta taxi. Qui la mia posizione è netta: aumentare le licenze. È la combinazione che molte città medie stanno scegliendo, accompagnata da un minimo notturno trasparente per le corse brevi. Il quadro legale c’è: licenze temporanee o stagionali per venerdì/sabato e doppia guida (far circolare la stessa licenza e la stessa vettura con due conducenti che si alternano nei turni) comunicata e automatica. Oltre a questo serve un’app che deve mostrare tempi stimati reali ed evitare il passaggio “vi passo un collega” senza fine. Altrimenti: Uber, Bolt ecc..

Il venerdì che pesa. Alla fine, ognuno trova un modo per tornare: c’è chi sale in auto sperando di essere in grado di guidare, chi riesce a salire su un taxi al volo, chi decide di aspettare il primo CTM dell’alba con un cappuccino di consolazione e chi trasforma quattro chilometri in una maratona notturna. Succede ogni venerdì a Cagliari. Ma una città adulta non ti lascia scegliere tra resistenza e azzardo: ti riaccompagna quando ne hai bisogno. La scelta deve restare tua, rimanere in giro come un bohémien a piedi oppure decidere che la serata è finita e tornare a casa su un bus o un taxi. 

Servizi, Vetrina

Navigazione articoli

Previous Post: Fate la Costituente
Next Post: Una sentenza senza verità e nobiltà

Comments (11) on “Le cronache di un venerdì sera a Cagliari”

  1. Azzurrah ha detto:
    19 Ottobre 2025 alle 20:25

    Solo un paio di osservazioni. NON è il comune che finanzia CTM ma la regione, con cui l’azienda ha un contratto di servizio. Inoltre pur riconoscendo l’utilità del servizio pubblico notturno offerto il sabato, che collega tutti i Comuni serviti da CTM, e pur auspicando l’estensione al venerdì, ci si deve rendere conto che le risorse a disposizione sono esigue e non sarebbero ad oggi sufficienti. Certo, la giunta potrebbe decidere di aumentare le risorse per il TPL invece che sperperarle in consulenze inutili e in uffici di gabinetto ultranumerosi, ma questa è un’altra storia.

  2. Luca ha detto:
    16 Ottobre 2025 alle 06:01

    Abbiamo anche UBER. Meno costoso e più affidabile.

  3. Paola Carboni ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 15:48

    Tempi di attesa così lunghi per un bus notturno o un taxi diventano una fonte certa di pericolo, quando ad averne bisogno è una donna che abbia deciso di uscire da sola la sera. Cagliari costringe a dipendere dalle automobili anche per evitare di esporsi a pericoli prevedibili. Si tratta di una limitazione molto grave della propria autonomia.

  4. Paolo Galimi ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 15:39

    Due anni fa, in occasione del matrimonio di mia figlia, ho dovuto accompagnare io personalmente gli ospiti facendo la navetta dal ristorante fino ai vai hotel. All’una di notte di un sabato di settembre. Impossibile trovare un taxi. Una figura da pecorari di fronte agli ospiti, in maggioranza stranieri che non riuscivano proprio a capire perché non c’era un taxi in circolazione.

  5. Roberta Usai ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 12:14

    La lettera è molto interessante e pone un problema gravissimo, ma non si occupa minimamente di coloro che la propria autovettura non l’ hanno proprio, e di coloro che arrivano in aereo quindi non possono certamente optare per la scelta di parcheggiare a ridosso del centro della città, come nel caso dell’ autore della lettera. Chi abita ad Assemini, per esempio, o soggiorna in un albergo sulla costa come può venire a Cagliari a trascorrere la serata in ristorante o al cinema?

  6. Emanuele Cogoni ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 12:09

    Finalmente si entra nel merito di un tema cruciale, e non solo per Cagliari ma per tutta la Città metropolitna (se davvero funzionasse questo inutile ente al di là delle intollerabili e recenti lottizzazioni politiche). A Quartu, ad esempio, il problema qui descritto diventa gigantesco: il litorale (circa 15000 abitanti) è coperto solo parzialmente dal CTM, con ritardi e corse che saltano continuamente (c’è anche una petizione civica in corso in questi giorni). Quello che viene definito retoricamente “il terzo comune della Sardegna” è inesistente in CTM, pochi collegamenti e mal gestiti (le lamnetele degli utenti sui social sono continue). Per non parlare del servizio TAXI, sul quale esistono pochi mezzi e con corse a singhiozzo. Il fatto più grave però è che la Giunta non ha mosso un dito su questo capitolo – al di là delle solite narrazioni aeroformi della Giunta Milia, di cui ne abbiamo le tasche piene vista la scarsa aderenza con la realtà – e servirebbe quantomeno un dibatitto pubblico, dove possa esserci un confronto partecipato con gli utenti. Perché i rappresentanti dei Comuni in CTM non sanno neppure cosa significhi salire su un autobus, figuriamoci se riescono a rappresentare una vertenza nel tavolo del Consiglio di Amministrazione del CTM.

  7. Vinicio ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 11:58

    Città i cui operatori economici sono proiettati verso chi non ci abita ma verso chi in città viene per trascorrere le vacanze.
    Non a caso si sta svuotando. E’ una involuzione che piace a pochi e non piace a molti. Il mantra che “viviamo e vivremo di turismo” corrobora l’idea che se non sei qui per passare qualche giorno tra il Poetto e le inferriate dell’Anfiteatro Romano (dietro le inferriate perchè per entrare bisogna indovinare il giorno e l’orario), non hai alcun diritto ad avere un servizio degno di un’area metropolitana di mezzo milioni di abitanti.
    A volte siamo costretti ad ammirare luoghi e Paesi che non brillano certo per la partecipazione democratica dove però la popolazione è riuscita ad imporre restrizioni (per non dire divieti) a nuovi B&B e luoghi dediti al solo sollazzamento (in tal senso si veda Budapest).

  8. Fabio ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 08:39

    Prova con Uber in alternativa

  9. Alfio ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 08:36

    Il ragionamento complessivo non fa una grinza ma 50 minuti per 4 chilometri sono un’esagerazione, dato che mediamente un adulto sano cammina a circa 5kmh a passo neanche troppo spedito per cui ne basterebbero 20.
    E comunque fate tesoro dei ragazzi più intelligenti: in un gruppo di adulti uno si prende la briga di non bere e riaccompagnare gli amici a casa.
    In ogni caso una bella camminata aiuta anche a smaltire l’alcol se poi si è bevuta birra si parte già pre-idratati.
    Ah dimenticavo: beati voi che potete camminare.

  10. Lucrimarta ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 08:07

    Abbiamo mandato via Truzzu ma come al solito cadiamo sempre dalla padella alla brace

  11. Sardinia Job ha detto:
    15 Ottobre 2025 alle 07:02

    Un bello spaccato di una città fondamentalmente di SERVIZI, amministrativi e universitari in primis, piuttosto che di una che vorrebbe pure dirsi TURISTICA, che però lascia chiuse le attività in centro a ferragosto o in tutte le tappe croceristiche che non hanno la fortuna di fermarsi nei giorni feriali ed in orario lavorativo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti prometto che crescerai

Cagliari, 27-30 aprile 2025

Racconta una storia sarda

Racconta una storia sarda

Vent’anni di Sardegna e Libertà, Nuoro, 21 luglio, ore 18:30

Racconta una storia sarda

Ultimi commenti

  • Guido Trogu su Il bue dice cornuto all’asino
  • Sardinian Job su Il bue dice cornuto all’asino
  • Antonio su Il bue dice cornuto all’asino
  • Carla su Il bue dice cornuto all’asino
  • Francesco porcu su Il bue dice cornuto all’asino
  • Maria MA su Il bue dice cornuto all’asino
  • Stefano Locci su Il bue dice cornuto all’asino
  • Tappododici su Il bue dice cornuto all’asino
  • Alessandro su Il bue dice cornuto all’asino
  • Luigi su Il bue dice cornuto all’asino
  • Antonio su Il bue dice cornuto all’asino
  • A su Il bue dice cornuto all’asino
  • Mm su Il bue dice cornuto all’asino
  • Mario Pudhu su Il bue dice cornuto all’asino
  • Marco Casu su Il bue dice cornuto all’asino

Nuove province per nuovi disoccupati eccellenti

Nuove province per nuovi disoccupati

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme

AUTORIZZAZIONE ALL'USO DEI COOKIE. La legislazione europea in materia di privacy e protezione dei dati personali richiede il tuo consenso per l'uso dei cookie. Acconsenti? Per ulteriori informazioni visualizza la Cookie Policy.