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In memoria di Roberto Bagnato

Posted on 11 Gennaio 202511 Gennaio 2025 By Paolo Maninchedda 29 commenti su In memoria di Roberto Bagnato

Lo chiamavano l’angelo di Milano. Io lo ammiravo con tutto il cuore, come ammiro tante persone che conosco, nate con una naturale bontà d’animo, che sanno inventarsi iniziative serie con una facilità estrema e senza lasciare tracce, che sanno perdonarsi facendo del bene, anziché annichilire in se stesse ogni volta che guardano in faccia il proprio male, anche quello minimo.

La storia del signor Bagnato, ex dirigente di banca, classe 1958, benestante ma non ricco, la trovate qui. Ha aiutato tanti: senzatetto, poveri, ammalati, sfrattati. Ieri, alle 10.31 ha scritto a Massimo Gramellini poco prima di morire. «Ai poveri non regalava solo i suoi soldi, ma il suo tempo. Era capace di trovare casa a una coppia di sfrattati e poi di presentarsi al volante di un furgoncino, fingendosi un manovale, per aiutarli nel trasloco. Diceva che la beneficenza si fa col passamontagna, come le rapine, e che i poveri più bisognosi di cure sono quelli che si vergognano della loro condizione».
Come molti santi, Roberto era un incazzoso.  Già, quando ti prende, da bambino, il demone della giustizia e della verità, non sei più padrone di te stesso. Si continua a fare una marea di fesserie, di errori, anche gravi, ma poi quel demone si impossessa e parla e questi ammirevoli soggetti brillano al di là delle loro opere, del loro sudore, del loro temperamento. Ne conosco un altro di milanese un po’ così, si chiama Giorgio Vittadini; quando lo vedo, mi commuovo. Un giorno l’ho incontrato a stazione Termini con tutta la sua innocenza corazzata, sembrava un giglio tra i cardi (io sono di quelli spinosissimi). Il suo migliore amico è un pregiudicato. Una sua cara amica è una signora che ha tolto decine e decine di donne dall’abisso della prostituzione.

Bagnato era una di quelle splendide persone che amava per il gusto di farlo. Mi ha ricordato questo passo, che ancora non sono riuscito a commentare a lezione, di una lettera di Tatiana Schucht a Gramsci: «Intanto ti assicuro che visto che sei nel numero di quelli che hanno proprio bisogno di amore, non potrei fartelo mancare, proprio perché sento sempre la necessità, il bisogno, di dare ciò di cui si ha bisogno».
Qui siamo all’inverso di quel terribile verso di Dante (amor c’a nullo amato amar perdona) che condanna chi è amato a ricambiare lo stesso sentimento. Falso e pericoloso. Siamo anche lontanissimi dall’altrettanto indegno si vis amari ama, che invita ad amare con la partita doppia del bilancio di ciò che si dà e di ciò che si riceve (come si può amare veramente attendendosi di esserlo a nostra volta? Il nostro amore sarebbe dunque un calcolo?). Qui siamo, invece, dinanzi a quegli spiriti nobili che amano perché amare li realizza, perché è la loro natura. Siamo di fronte a un abisso di luce.

Politica, Società, Vetrina

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Comments (29) on “In memoria di Roberto Bagnato”

  1. Silva Trazzi ha detto:
    17 Gennaio 2025 alle 20:17

    Un Angelo che si aggirava per le vie di Milano. Ora ha trovato Casa .

  2. Carlo ha detto:
    16 Gennaio 2025 alle 12:30

    Questo signore è tra i 144.000 beati (il numero è simbolico) del cap.7 dell’Apocalisse, che hanno la veste bianca, candida, davanti a Dio. Ringraziamolo ancora e chiediamo, a lui, di aiutarci, anche da lassù, “in hac lacrimarum valle”.

  3. Rachele ha detto:
    13 Gennaio 2025 alle 13:18

    Grazie a Massimo Gramellini che con la sua sensibilità e bravura, ci porta a conoscere queste belle storie, che donano speranza.

  4. Doriana Montanari ha detto:
    13 Gennaio 2025 alle 12:23

    Un Uomo con la U maiuscola, una luce in un mondo in cui l’altruismo si sta offuscando. Grazie mille (anche se grazie non sarà mai abbastanza) per tutto ciò che ha fatto Sig. Roberto: la terra le sarà lieve sicuramente

  5. Antonio ha detto:
    13 Gennaio 2025 alle 10:00

    Se solo fossimo tutti, un “po'” più Massimo Bagnato, forse questo sarebbe un mondo migliore!

  6. Paola ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 23:43

    Ho appena saputo di questa storia che sembra venire da un mondo irreale. Grazie Roberto per tutto il bene che hai donato con la tua immensa umanità.

  7. Maria Vittoria ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 22:08

    la storia di una vita veramente vissuta nelle altezze più umane! Grazie per la sua bellezza Roberto, buon rientro, santo rientro nella Casa del Padre.

  8. Armando ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 21:22

    Non pensavo che proprio a Milano dove “si corre sempre” esistessero persone così altruiste…Mi sono commosso per tanta disponibile fraternità e nobiltà di sentimenti.
    Grazie Roberto!

  9. Armando ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 21:20

    Non pensavo che proprio a Milano dove “si corre sempre” esistessero persone così altruiste…Mi sono commosso per tanta disponibile fraterità e nobiltà di sentimenti.
    Grazie Roberto!

  10. Pier Ercole Bottani ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 20:57

    Un uomo un vero uomo come ne servirebbero tanto, ma che sono sempre più unici e per questo gemme di infinito valore. Che Dio lo possa portare accanto, come merita. Grazie di essere vissuto tra noi, riposa in pace bellissima anima.

  11. Egidia ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 17:09

    Queste sono le notizie che devono essere dette al telegiornale….in questo momento storico le persone hanno bisogno di sapere che non tutto è perduto….nel mondo ci sono ancora belle persone….grazie Roberto

  12. Vanna ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 16:56

    Il tuo posto sarà senz’altro accanto a Dio

  13. Fabia fantoni ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 14:08

    Ho letto di Roberto …un bacio al cuore… una lacrima di gioia, di commozione, …una lezione di umiltà una condivisione totale.!! Da lassù possa inviarci stelle di consapevolezza!!!!grazie Roberto fabia

  14. Antonella ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 12:40

    Grazie a chi come Roberto Bagnato aiuta il prossimo…grazie a questa anima sensibile❤️🙏grazie a Gramellini che ti ha raccontato..riposa in pace🙏

  15. Maria Vanda ha detto:
    12 Gennaio 2025 alle 11:07

    Se senti il dolore sei vivo, se senti il dolore dell’altro sei umano. Una bella persona, un esempio di grande generosità che tutti dovremo, nel nostro piccolo, imitare. Grazie Roberto.

  16. Elena ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 23:41

    La notizia di questa vita spesa così bene è illuminante e piena di speranza ! Che bell’esempio di umanità e amore verso il prossimo……lassù ora una grande stella oscurera’ tutti i satelliti che sanno di arido potere!

  17. mariadele ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 23:30

    sembra una favola, ho trattenuto il respiro fino alla fine della lettura. il suo operato
    ha dell’incredibile proprio come le parabole del Vangelo.

  18. Jimmy ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 23:27

    Mi accorgo di quanto poco sono di fronte a tanta grandezza….

  19. mario iacobelli ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 23:24

    Nel degrado generale quell’altezza crea vertigine.

  20. Rosalba ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 18:09

    “Siamo di fronte a un abisso di luce”.
    Vero.
    E il fatto mi tocca profondamente.
    Grazie!

  21. Antonio Deias ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 14:38

    Grazie. Personalmente avrei preferito non inciampare nel nome di Massimo Gramellini: la esemplare grandezza che ci propone merita il rispetto e l’autorevolezza dell’ intimità con cui ha operato.

  22. Francesco Porcu ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 14:31

    Caro Paolo sono queste persone che non fanno morire la speranza…

  23. felice corda ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 13:54

    L’animus gentile del professore che prevale sulle miserie umane della polica nostrana.

  24. Antonello ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 11:47

    In una società dove “tutto” fa spettacolo leggere che la carità e beneficienza si fa con il passamontagna mi ha riempito il cuore .
    Un grande uomo, silenziosamente Santo

  25. Ginick ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 11:10

    Egr. Prof.
    Certo che io qui che da una settimana disserto di 515 e di Todde, poi di Bartolazzi, di Desiderata, di Comandini e… (lascio a Lei la scelta…. tanto uno vale l’altro), non ci faccio una bella figura!! Ma per fortuna che ci sono tanti Bagnato che sopperiscono alle mie trascuratezze e alle mie sopite necessità morali per cui mi sento Suo debitore per avermele riportate alla memoria.
    Cordialità.

  26. Luigi ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 09:16

    In una società deprivata di valori ,occupata a sopravvivere ,distratta dai propri interessi e dalle strategie per ottenerli , dove dpesso non si conosce neanche il nome del proprio vicino ,leggere di queste storie , fa aprire il cuore ; fin tanto che anche l’unico fiore riuscirà a sopravvivere fra i rovi , c’è speranza che qualche suo seme possa germogliare e dare vita ad altri fiori .Non disperiamo ! l’umanità è viva ed anche se non si nota , anche se occultata dall’egoismo dilagante , riesce ancora a posare qualche piccolo seme ,: abbiamo fiducia , i miracoli avvengono tutti i giorni anche se è difficile vederli .

  27. Marco Casu ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 09:04

    Bellissima esistenza. Come un dipinto di Monet!

  28. Marco pisu ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 08:25

    ho appena letto una cosa stupenda

  29. massimo ha detto:
    11 Gennaio 2025 alle 07:52

    grazie…

Comments are closed.

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