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Immobiliaristi in Regione: chiese e palazzi

Posted on 22 Maggio 202522 Maggio 2025 By Paolo Maninchedda 10 commenti su Immobiliaristi in Regione: chiese e palazzi

Trucco e parrucco in Regione Il lavoro di trucco e parrucco fatto da alcuni consiglieri regionali e da non pochi funzionari, per rendere presentabile l’indegna tabella N dell’ultima finanziaria regionale, non è riuscito a mascherare interamente il volto del Consiglio regionale ormai irrimediabilmente butterato per gli eccessi “alimentari” di consiglieri privi di orizzonti politici, ma dotati di interessi pratici esigenti sotto il profilo finanziario.

Intanto suggerisco a qualche magistrato, che abbia ancora voglia di lavorare, di provare a condurre un’indagine che ricostruisca l’iter attraverso cui si sono formate queste norme provvedimento che danno un tot a Tizio e un altro a Caio. Ne verrebbe fuori, ne sono certo, che dietro certe disposizioni, piuttosto che emendamenti, c’è un lavoro d’Aula, non poche volte affidato all’oralità, insomma un sommo casino non facilmente istruibile, ma ricostruibile con pazienza a posteriori. Ma come? Su questo dichiaro la mia curiosità.

Un milione a testa Un dato viene mormorato a denti stretti dai consiglieri con una risposta emetica ancora naturale: ci sarebbe stato un milione e passa di euro a disposizione di ciascun consigliere regionale.
Le finanziarie da qualche anno pagano questo pedaggio; quanto esso sia corruttivo o semplicemente lubrificante non spetta a me accertarlo, tuttavia penso che preventivare la scorta di denaro necessaria al superamento dell’esame dell’Aula e il suo concreto utilizzo configurino ciò che la legge rappresenta come reato, ma magari mi sbaglio.
D’altra parte mi fa un po’ schifo solo pensare che la magistratura sia l’ultima frontiera rimasta per fronteggiare la prepotenza impudente, quella tipica di persone senza valore civile, promosse dai meccanismi democratici ai più alti ruoli dell’aristocrazia politica e inevitabilmente immerse nel fango delle più plebee risposte alle più disparate richieste corrispondenti al miserevole stato della loro cultura istituzionale, priva di alcuna coscienza dello Stato, del diritto e della giustizia. C’è chi pensa che per essere rispettabili basti cambiare sarto o montare occhiali all’ultimo grido; è la stagione del brand, dello sterco smaltato in oro.

Immobiliaristi sacri In questo quadro lordo, dove il problema non è dato dall’imperfezione personale, ma dalla deformazione consapevole del precario equilibrio della convivenza civile, c’è da registrare la vocazione immobiliare senza istruttoria, l’individuazione in Consiglio regionale delle chiese, oratori e saloni parrocchiali vari ristrutturare oppure no.
Qui siamo di fronte all’autocorruzione ecclesiale.
Quando io ero assessore, si iniziò a mettere ordine nel gran pasticcio degli innumerevoli edifici di culto, e locali annessi, distribuiti capillarmente in Sardegna.
Si tentò di costruire un rapporto bilaterale tra Chiesa sarda e Regione, in modo da fare istruttorie e graduatorie di urgenza e necessità, insomma, per fare programmazione. Ma i vescovi, i parroci e i guru cattolici (mi riferisco alla categoria dei leaderini di gruppi spirituali, molto più simili ai predicatori televisivi americani che a don Bosco) della Sardegna non sopportano la pianificazione e cercano tutti scorciatoie, affinché il loro bisogno passi prima degli altri e comunque non sia sottoposto a opportune e necessarie verifiche. E chi hanno trovato questi sacerdoti mattonari? Il solito consigliere regionale imbecille che crede che restaurare una chiesa a sentimento porti molti voti, e dunque fa il classico emendamento in finanziaria, emendamento da tabella, appunto.
E fu così che si trovano nella finanziaria 2025, quella del cambiamento, quella dell’onestà, interventi per 7 milioni e rotti alla Diocesi di Cagliari e 6 a quella di Sassari per lo sviluppo dei loro programmi edilizi. Istruttoria? Verifiche? Un beneamato ….guazzo! Le diocesi di Ozieri e Olbia, al confronto sono cenerentole: Ozieri porta a casa solo 350.000 euro per restaurare  Sant’Antioco di Bisarcio e Olbia 200.000 per il tetto di San Simplicio. A valle di tanta episcopalità,  troviamo il carnevale delle chiese minori: Bonnannaro, Buggerru, Busachi, Guasila ecc. ecc., tutto per interventi per chiese, tutto fatto in finanziaria, senza istruttorie, senza manifestazione pubblica, senza verifica (chi valuta se serva 1 milione o mezzo o due?), tutto così, fraternamente.

Immobiliaristi pagani Ma se si finanzia l’acqua santa è inevitabile che anche il ‘diavolo’ abbia la sua parte. Il Consiglio regionale ha dunque deciso di finanziare la “Casa del Proletariato” di Carloforte.
Poi troviamo la vendemmia dei cinema, inaugurata negli assestamenti di bilancio della Giunta Todde con l’acquisto dei cinema di Bitti e di Sedilo. Adesso che si è imparata la strada, si finanzia l’acquisto da parte del Comune del cinema di Sant’Anna Arresi e si finanzia la manutenzione del Cineteatro Cavallera sempre della casa del Proletariato di Carloforte (oggi il proletariato sardo è frequentato dalle conferenze vincenziane, non certo dai pomposi compagni in giubba!).

Così proseguendo, si giunge all’immobiliare laico, cui dedicheremo altre puntate (se avremo tempo).
Nel mattone spicca Nuoro, e come poteva essere diversamente? La Tabella prevede: “È autorizzata la spesa di euro 1.600.000 per l’anno 2025 in favore della Provincia di Nuoro per l’acquisto di un immobile per realizzare l’ampliamento del Museo d’Arte”. Dal 2023 è previsto che il Museo d’Arte (il Man, per intenderci) si ampli verso l’ex Casa Deriu e l’ex albergo Sotgiu, già di proprietà della Provincia. In ragione di che cosa ora si autorizza la Provincia all’acquisto di un nuovo immobile è un mistero. Siamo all’incentivo dello spreco, ma non è la prima volta che il Consiglio regionale crea la scorta finanziaria per intervenire sul mercato immobiliare di Nuoro (funestato da un invenduto pauroso che la dice lunga sulle sorti luminose e progressive degli amministratori locali recenti e passati). Adesso il commissario della Provincia ha una scorta per acquistare fino a un valore di 1,6 milioni di euro. Fantastico! Quintino Sella ne gode per sapienza, prudenza e ponderazione.

Bisogna creare un alternativa a questo ceto della greppia. Si sveglino i giovani, io sono giunto alla bella sensazione di non desiderare alcun potere.

Amministrazione, Politica, Vetrina

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Comments (10) on “Immobiliaristi in Regione: chiese e palazzi”

  1. Max ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 07:36

    Dott. Corda, sugli esiti della sua coraggiosa denuncia non ci sono informazioni ma non sembra che abbia messo paura visto che è pure aumentato il fondo utilizzato per le tabelle con finanziamenti ad hoc. Non sembra neppure che siano tutti annullati, quei finanziamenti, basta vedere le pagine di amministrazione trasparente della regione con gli elenchi dei beneficiari. Anche la corte dei conti più di tanto non può, sono leggi efficaci, solo un giudice può disapplicare. L’unico modo è l’annullamento da parte della Corte Costituzionale. Per arrivare alla Corte o ila impugna il governo (per questo sarebbe importante sollecitare) oppure una associazione nin benefiata o un comune non beneficiato potrebbe comunque chiedere il contributo w poi impugnare il rifiuto al tar. A quel punto il tar solleverrebbe la questione alla corte costituzionale.

  2. Mike ha detto:
    23 Maggio 2025 alle 21:30

    Mi torna in mente un detto specifico: “bisogna affamare la bestia!”. In poche parole l’apparato, con prebende varie pesanti e allo stesso tempo pesando sulle tasche dei cittadini, amministrano a loro piacimento i sacrifici dei cittadini, costretti a versare dette prebende. Duncasa (alias detto questo) sarebbe necessario una volta per tutte, eliminare l’abominevole prelievo forzato sia delle addizionali regionali sia delle addizionali comunali quando quei soldi (sottratti dalle disponibilità dei cittadini):sono destinati a cazzo di cane ad esclusivo compiacimento degli amministratori di turno. Caspio (due punti e virgola) ho avuto modo di organizzare sagre e feste paesane ma non ho mai chiesto alcun contributo pubblico!!!!! L’unico contributo ammesso è sempre stato quello della buona volontà da scaricare nella cassetta presente al banco dell’accoglienza senza alcuna obbligatorietà! La mia obiezione verte soprattutto sul fatto che i soldi dei contribuenti siano utilizzati non per fini specifici, ma semplicemente per ingrassare cani e porci lontani da quelli che dovrebbero essere i fini istituzionali. A questo punto dico: lasciatemi i soldi in tasca (Caspio) so io come utilizzarli al meglio;

  3. Felice Corda ha detto:
    23 Maggio 2025 alle 16:23

    Carissimo Paolo, mi consta che fino adesso la mia denuncia alla Procura della Repubblica, come cittadino “truffato”, nei confronti dei capigruppo della maggioranza di governo per l’approvazione della finanziaria precedente, non mi risulta essere stata archiviata. Al contrariio, mi consta, che su intervento anche da parte della Corte di Conti tutte le mance a privati, associazioni che non avevano fatto domanda, risultano essere state annullate dai vari assessorati come in fondo era stato annullato il regalo di 420.000 euro della giunta Solinas per l’acquisto della abitazione di un noto personaggio albergatore, da parte di una fondazione nuorese. Posso garantirti, che non dormo e che sono in “movimento”, anche se qualche altra procura ha tentato di intimidirmi. Con immutata stima e simpatia.

  4. Mike ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 21:37

    Allucinante! In pratica hanno impiegato un pacco di mesi, mettendo a rischio la tenuta finanziaria della Sardegna, per tirare su una legge finanziaria senza né capo né coda, dove il detto “programmazione puntuale e sostenibilità della spesa” non è considerato nella maniera più assoluta (Quintino Sella si rivolta nella tomba)! Si distribuiscono soldi a pioggia e/o a babbo morto a nord/sud/ovest/est della Sardegna senza arte né parte (parliamo di miliardi delle care vecchie Lire). Ho letto la “Tabella N” e illi (gemelli equidistanti rispetto all’asse mediano) hanno iniziato a girare che manco le pal..e di un elicottero. Dal mio punto di vista è palesemente un buco nero peggio dei buchi neri dell’universo. Chiedo per un amico: ma piuttosto che consentire alla provincia di Nuoro di acquistare ulteriori immobili, non sarebbe stato più corretto vincolare quel pacco di euri (miliardi delle vecchie care Lire) per sistemare la viabilità di competenza?

  5. Ginick ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 18:54

    Egr. Prof,
    Il “do ut des” non doveva chiudersi per sempre con l’ avvento dei penta stars? Alcuni si sono già rassegnati al conteggio della stecca che manca al termine della NON legislatura:3 anni e 10 mesi. Appena!!! In effetti se il nulla di un anno e 2 mesi di governo è il risultato , per quale motivo il risultato finale potrebbe essere diverso? La matematica insegna che un numero moltiplicato per zero, dà sempre zero, In politica è molto peggio: porta sotto zero e quei pochi che ancora credono in questo campo largo ( i magistrati in primis) avranno il tempo per ricredersi! E allora, senza perdere tempo, si organizzi la controffensiva in modo costruttivo e di questi pellegrini in viaggio premio retribuito (ahime, anche troppo) non resterà alcun ricordo o meglio resteranno perenni souvenir negativi da eliminare con il coraggio di uomini capaci, saggi e operativi da noi individuati per governare!
    Cordiali saluti

  6. Salvatore ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 15:24

    questo governo regionale è peggio del precedente, i consiglieri si stanno spartendo una bella torta di risorse economiche di tutti noi sardi, ai fini politici ( si chiama voto di scambio).

  7. Max ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 14:07

    commento già inviato, mi ripeto come promemoria, si potrebbe provare ad inviare una PEC agli uffici ministeriali per vedere se viene valutata l’impugnazione alla Corte Costituzionale, o una email, più o meno così (informazioni comparse in diversi articoli e blog):

    Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

    Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie
    segreteriacapodipartimento.affariregionali@governo.it

    Ufficio II – Ufficio per le autonomie speciali della legislazione delle Regioni e delle Province autonome
    l.calindro@governo.it 
    e.sarullo@governo.it
    affariregionali@pec.governo.it

    Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

    – all’attenzione del referente unico individuato ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 ottobre 2023
    rgs.rps.fi.urp@mef.gov.it
    mef@pec.mef.gov.it

    – all’attenzione dell’Ispettorato generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni
    Ufficio V
    antonietta.fortini@mef.gov.it
    rgs.ragionieregenerale.coordinamento@pec.mef.gov.it

    Oggetto Legge regionale Sardegna n. 12 del 08.05.2025 (pubblicata nel BURAS n. 28 del 09.05.2025 )-Segnalazione di eventuali profili di illegittimità costituzionale.

    in quanto cittadina/o residente in Sardegna chiedo di valutare con la possibile attenzione la presenza delle condizioni per proporre l’impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale della legge regionale Sardegna n. 12 del 08.05.2025 (pubblicata nel BURAS n. 28 del 09.05.2025 ).
    Con questa legga la Regione Sardegna ha approvato con una tabella degli elenchi di finanziamenti a favore di enti pubblici e privati individuati direttamente in legge, riportando per ciascun beneficiario del finanziamento ad hoc solo le seguenti voci: denominazione del beneficiario, sintetica finalità del finanziamento, importo del finanziamento.
    La Corte Costituzionale, si veda in particolare la sentenza n. 137 del 2009, ha dichiarato illegittima una legge regionale analoga per violazione dell’articolo 3 della Costituzione e del principio di parità di trattamento. La legge sembra in contrasto con la competenza dello Stato in materia di Ordinamento Civile e di garanzia del rispetto del rispetto della Costituzione (117 comma 1 Cost.) e dell’unità giuridica ed economica del Paese (art. 120 Cost).
    La richiesta di una valutazione approfondita da parte dei Vostri uffici deriva anche dalle notevoli polemiche che l’approvazione di leggi analoghe (legge regionale Sardegna n. 13/24, legge regionale Sardegna n. 18/24 come modificata dalla legge regionale Sardegna n. 19/24) ha determinato nel contesto regionale e quindi dall’interesse generale a chiarire ogni dubbio sulla legittimità dei finanziamenti, sgomberare il campo da polemiche e sospetti, ripristinare un clima di fiducia tra istituzioni e società civile. Inoltre lo Stato potrebbe rischiare una sanzione pesante per violazione della Carta Europea dei diritti fondamentali .

    Ecco alcune pubblicazioni:
    – presentazione di una denuncia in sede penale ed alla procura della Corte dei Conti nei confronti dei Consiglieri regionali che hanno presentato gli emendamenti (vedi il sito Sardegna e Libertà • Consiglieri, vi hanno denunciato )

    – avvio di una petizione popolare che ha raccolto quasi 2.000 firme ( https://www.change.org/p/fondi-pubblici-in-sardegna-basta-favoritismi-ora-bandi-trasparenti-e-oggettivi )

    – pubblicazione di articoli su organi di stampa di rilevanza nazionale ( si veda Il Fatto Quotidiano del 13.12.2024 ) e locale ( si veda il sito http://www.indip.it e il sito https://www.sardegnaeliberta.it )

    – “Centinaia di milioni senza bandi né criterio distribuiti dal consiglio regionale”: Sardegna chiama Sardegna lancia una petizione – Casteddu On line

    https://algherolive.it/2025/04/26/forza-iatlia-gli-effetti-delle-mance-inserite-dalla-todde-e-dai-suoi-sodali-nella-legge-di-stabilita-iniziano-a-prendere-forma-a-cagliari-tari-giu-del-10/

    – Di recente sulla stampa sono apparse notizie sulla finanziaria 2025 della Regione Sicilia. Vedi ad es. https://www.ildomanibleo.com/2025/03/30/i-deputati-regionali-brindano-al-successo-legge-sulle-mance-e-passata-ma-solo-per-questanno/
    Nel caso della Regione Sicilia il Governo alla fine ha deciso di non impugnare la legge, ma si trattava di finanziamenti ad Enti Pubblici e dalle notizie pubblicate la Regione Sicilia si è impegnata formalmente a non ripetere l’operazione; per le legge regionale Sardegna in oggetto una parte notevole di finanziamenti ad hoc è a favore di Enti privati, per cui i dubbi rimangono. Inoltre alcuni dei finanziamento sono stati stanziati sul bilancio pluriennale per le annualità 2026 e 2027.

    Anche l’ANCI Sardegna ha segnalato 179 milioni di spese poco trasparenti nella finanziaria 2025 della Sardegna :

    https://www.unionesarda.it/politica/la-denuncia-di-anci-sardegna-nella-finanziaria-179-milioni-di-spese-poco-trasparenti-h8304mgn
    una cittadina / un cittadino

  8. Antonio ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 12:58

    prof i giovani pensano ad altro esempio al sussidio per non dare fastidio, non vedo giovani interessati a fare politica seria poi qualcuno ci sarà pure

  9. Alessandro ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 11:45

    Caro prof. i giovani sono i peggiori, guardi bene l’anagrafica degli odorevoli regionali, per esempio i 5balle.

  10. G.F ha detto:
    22 Maggio 2025 alle 10:10

    Non si vive di solo pane 🥖!

    Il MAN è una grande realtà per Nuoro !

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