Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Professore,
chiedo ospitalità su Sardegna e Libertà per parlare degli ormai famosi cantieri sanitari dell’Assessora Manca.
Qualche settimana fa, in un suo post su Facebook dai toni da un lato minacciosi dall’altro entusiastici, con la sua solita tenuta d’ordinanza, dopo aver individuato il solito nemico immaginario (quelli che dicevano che non ce l’avrebbe fatta… ) con toni trionfalistici dava i numeri (oltre 1600) della partecipazione ai cosiddetti cantieri sanitari.
Ma andiamo per ordine, cosa sono i cantieri: sono delle misure assistenziali attraverso le quali pubbliche amministrazioni assumono personale con profili bassi tenendo come requisiti d’accesso principali il periodo di disoccupazione e l’Isee (basso). Sono delle misure utilizzate per lo più dai Comuni per andare incontro prevalentemente a due esigenze: quella di far lavorare persone escluse dal mercato del lavoro per bassa professionalità, età elevata e condizioni di povertà e quella di garantire la manutenzione e la pulizia delle strade.
Di cosa si occupa e dove lavora, invece, un operatore sociosanitario (OSS)? Lavora sia in ambito sociale e socioassistenziale che sanitario. Ma il suo principale bacino d’impiego sono i servizi socio assistenziali territoriali come l’assistenza domiciliare, servizio che i comuni danno in appalto per lo più a Cooperative sociali e che è presente in TUTTI i Comuni della Sardegna, nelle strutture sociali socioassistenziali e sociosanitarie territoriali (diverse dagli ospedali), nelle misure regionali per la non autosufficienza, Leggi 162 e Ritornare a casa, nonché la misura dell’Inps per i dipendenti pubblici e i loro familiari come l’Home care.
Proprio per questo motivo il Bando regionale dei Cantieri sanitari ha creato non pochi problemi ai servizi territoriali diversi da quelli sanitari.
Moltissimi OSS, soprattutto nell’hinterland dei grandi presidi sanitari, hanno pensato bene, per avere il requisito della disoccupazione necessario per partecipare all’avviso, di lasciare il loro impiego creando forti disagi nel periodo delle festività natalizie, costringendo i loro datori di lavoro a dover cercare, in emergenza, del personale che li sostituisse. Lo hanno fatto convinti di poter avere un impiego migliore, che sarebbe stato, oltretutto, per soli otto mesi e con la chimera irraggiungibile di poter utilizzare questa misura per accedere ad una stabilizzazione senza concorso nel settore della sanità pubblica. È stata un’altra delle pensate dell’Assessora che, per la sua esigenza incomprensibile di occuparsi a tutti i costi di Sanità, (quasi che il problema fosse la carenza di OSS e non quella di medici ed infermieri), senza conoscere la figura professionale e il suo impiego effettivo e prevalente nel territorio, ha promosso questo dispendio inutile di energie e risorse.
Quel che avrebbe potuto e dovuto fare l’Assessora, tenuto conto delle competenze del “suo” Assessorato, sarebbe potuto essere di finanziare i Corsi di formazione per OSS, i cui costi, dal 2011, sono a completo carico di chi vi si iscrive, per un valore che si aggira intorno ai 3000 euro/allievo. Avrebeb così permesso a tante persone che hanno le capacità e le motivazioni personali, ma non i soldi o la possibilità di accesso al credito, di poter conseguire la qualifica. Avrebbe potuto, inoltre, aprire un tavolo regionale sulle professioni sociali sanitarie e sociosanitarie in modo da rivedere i percorsi formativi (quello di OSS è troppo sbilanciato sul sanitario, mentre dovrebbe essere rafforzato sulla parte socioassistenziale. visto l’impiego della figura in questo ambito) ed evitare sovrapposizioni che non favoriscono l’integrazione tra le varie figure.
Desirè avrebbe dovuto lavorare, inoltre, con gli altri Assessorati regionali, in particolare, con le Politiche Sociali, grandi assenti in questa legislatura, per fare in modo che i Comuni avessero le disponibilità economiche per appaltare i servizi alla persona, non secondo il criterio del massimo ribasso, ma basandosi effettivamente sulla qualità dei servizi, comprendente, anche, il giusto compenso per gli operatori. Chiaramente, essendoci una disparità di trattamento economico tra il Contratto della sanità ed il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro delle cooperative sociali, risulta chiaro che i lavoratori propendano per il primo a discapito dei servizi territoriali e delle persone fragili che necessitano di supporto a domicilio o nelle strutture socioassistenziali.
Certo chi fa sbaglia, sicuramente, ma chi ha responsabilità politica ed economica sulla vita quotidiana delle persone non dovrebbe poter ridurre tutto a dei post discutibili e, spesso, ridicoli con orde di followers che scrivono “sei bellissima”, manco stessero pubblicando un commento sulla pagina di una influencer e non di una Assessora regionale.
Penna Rossa
“con la sua solita tenuta d’ordinanza”….??? Mamma mia… Non ho continuato a leggere perché chi scrive una “grezzata” del genere può parlare solo nei migliori zilleri della Sardegna!!
Purtroppo l’ incapacità e l’ impreparazione non potrà mai generare positività alla disastrosa e disastrata sanità regionale. L’arroganza nel criticare i predecessori ha dato i suoi frutti in termini di voti ma resta sempre lo stile della “samunadora de bazza” anche dallo OMISSIS. Ma che ci vogliamo fare ? È stata ampiamente premiata dal popolo e c’è la dobbiamo tenere….
Bellissimo articolo, d’ accordo simo, sono una OSS in graduatoria, e ho sempre sostenuto anche con l’ assessora, che la sua iniziativa avrebbe spinto molti colleghi a lavorare in nero e così è, l’ assessora anche se io sono stata sempre educata e rispettosa nell’ esporre la mia contrarietà ai cantieri, mi ha bloccato, e così ha fatto con chiunque non fosse d’accordo. L’ unica cosa che mi dispiace è che a farne le spese saranno i pazienti, ma almeno in questo spero di sbagliarmi.
Per curiosità andate a chiedere a chi ha avuto a che fare con la Manca quando OMISSIS nella Sgs…che già li OMISSIS competenze aveva!
E quando questa barca stava andando a fondo, da OMISSIS è magicamente diventata PALADINA!
Cosi ci sono buoni pure gli OMISSIS !
Il problema della sanità Sarda, come per altre regioni, risale ad anni di assunzione pilotate dalla politica regionale. Ogni volta che cambia forza politica, ci sono le famose assunzioni di “controllo” , non personale preparato professionalmente, ma solo persone di fiducia, militanti nel partito che sale al governo regionale. Questo ha causato un evidente sovrannumero di personale amministrativo, mentre i concorsi per le assunzioni di personale nelle corsie degli ospedali, sono ferme. Invito tutti a controllare i numeri dei dipendenti ASL in Sardegna, noterete che abbiamo più personale in uffici amministrativi che medici o infermieri. Ho visto di persona, uffici amministrativi con una scrivania, un PC e quattro poltrone. Aggiungo che gli stipendi di amministratori e segretari vari, sono decisamente più consistenti di quelli del medico in pronto soccorso che ti salva la vita.
Signor Dante Serra l’assessora Manca viene criticata perché in campagna elettorale la signora era sempre sotto il palazzo a criticare Solinas perché sistemava a suo dire gli amici una volta al potere stanno facendo la stessa cosa se non peggio
C’è già una graduatoria aperta,dovrebbero assumere da questa graduatoria….si sono spesi soldini x il concorso..
Desiree Manca è una persona forte ,decisa amante della sua terra ,definisco davvero deplorevoli i commenti sul suo outfit,oggi fa così figo dire così invece di definire abbigliamento,,ma elogio il suo essere donna di potere conferitole dal voto,augurandole di realizzare i suoi obbiettivi nonostante l enorme quantità di sporcizia e corruzione con la quale si trova a doversi confrontare.lo schifo del sistema sanitario attuale,e da questo x esperienza esimo ed anzi mi inchino al personale medico ,si trova nei burocrati e manager vari ed eventuali,che ingrassano di nascosto nelle vagonate di soldi a loro disponibili.
L’ultima volta che ha preso in mano una ricetta rossa non sapeva cosa volessero dire le lettere U B D P su cui il medico mette la crocetta …ma di cosa stiamo parlando? E nel fare la diretta sul social disse chiaramente di non conoscerne il significato. Ma vi rendete conto? Le andrebbe tolto ogni opportunità di parlare di sanità. Non è la persona adatta.
Non parla mai delle stabilizzazioni degli oss che dopo 36mesi di onorato servizio in un periodo pandemico in cui nessuno o pochi hanno accettato la chiamata in ospedale, che dopo aver impacchettato cadaveri e rischiato la propria incolumità vengono lasciati nella completa indifferenza delle istituzioni. Ora debbono partecipare ai ‘cantieri’ nella speranza di poter riaquisire il proprio posto di lavoro. Profondamente delusa e amaraggiata
Un OSS
Analisi perfetta, ben argomentata e documentata. Sicuramente di livello superiore a qualsiasi attuale assessore.
Difficile commentare la scelta dell’ Assessora D.Manca , scontato il nomen omen, in quanto carente di preparazione specifica per gestire, per costruire, per produrre idee concrete non solo nei settori a lei assegnati dalla leonessa di Sardegna, ( mi scusi Brescia) ma intervenendo nella Sanità , dove ,tra frizzi e lazzi, si sarà sentita col Bartolazzi, ( famoso nel mondo veterinario e agro pastorale per aver proposto di combattere la Blue Tongue degli ovini con irrorazioni di azoto liquido), ed avranno partorito questi cantieri efficaci per la ricerca di operatori ecologici da utilizzare nelle vie e piazze da toelettare, ma non certo utili per gli ambiti ospedalieri dove saranno chiamati ad operare (speriamo di no!) , diciamo, ad agire, secondo i due luminari della politica sociale e che dovrebbero, follia, contribuire alla ripresa sanitaria nell’isola!!!!!
Ma forse è solo il tentativo di sopperire al vecchio Reddito di Cittadinanza: fare beneficenza senza avere, di fatto, nulla in cambio, in termini di produttività ,se non un possibile voto per riconoscenza dell’obolo ricevuto!
In verità da questo farraginoso cantiere sanitario frutto della mancanza di idee e conoscenze che sono le premesse ,diceva L. Einaudi nel suo libro ” Le prediche inutili” per poter discutere, programmare , decidere e, infine, deliberare a RAGION VEDUTA, E’ evidente che niente di tutto questo sia stato fatto a monte ed è assurdo pretendere che la decisione adottata sia ponderata, equilibrata e giusta. Siamo ad un livello , ahimè come già detto, analogo al Reddito di Cittadinanza ove invece che al dominio della poltrona si assisterà al trionfo della lettiga!
Questo è lo scenario, forse in molti casi non voluto, causato dal voto di 3000 cagliaritani che hanno optato per la scellerata scelta del voto disgiunto, che una legge, non ponderata con la dovuta attenzione dei pro e dei contro, ha prestato il fianco alla peggiore espressione che si possa dare al voto: la vendetta personale nel segreto dell’ urna , metodo assai simile agli attentati compiuti da dietro un muretto a secco! Occorre ,perciò, trarre da questo inutile e dannoso avvenimento, la migliore deduzione possibile: correggiamo la possibilità, del resto assai poco realizzabile, di scegliere una persona che al di sopra dello schieramento a cui appartiene e che è stato chiamato a guidare, faccia le cose più giuste e, soprattutto, se vengono chieste dalla parte avversa. Modifichiamo questa legge nel suo punto critico del voto disgiunto, senza dimenticare che lo sbarramento del 10% per accedere in consiglio è un principio poco democratico per quanto il valore indicato è alto. Una battaglia non impossibile se si pensa che la parte politica che
l’ aveva proposta è stata oggetto di sconfitta, che una parte importante della sinistra non ha superato lo sbarramento a causa del voltafaccia (alias tradimento) di un gruppo politico che in cambio della poltrona di sindaco del capoluogo non ci ha pensato due volte a cambiare casacca e che, chi ha vinto e visto avverarsi un miracolo, difficilmente potrà assistere ad un secondo prodigio.
Una legge che ha portato molti problemi e nessun vantaggio ai sardi .e che dovrebbe essere corretta da tutta l’assemblea con l’assenso unanime dei componenti !!!
La contropartita è unica: crescerà il numero delle persone che sceglieranno di non scegliere: e il girno delle elezioni resteranno in poltrona a guardare la TV !!
Siamo nelle mani dei nostri rappresentanti e ci auguriamo che questi trovino il coraggio di ascoltare le loro coscienze!!
Altrimenti l’alternativa sarà racchiusa in una frase del rag. Fantozzi nel giudicare un film famosissimo solo per essa: Una …….sescrezione intestinale pazzesca!!!
Oss di cui esistono le graduatorie ma da quelle non chiamano;
Amministrativi di tutti i tipi però la regione da il
visto ad EEL e autorizza Ares perché svolgano gli ennesimi concorsi (Ricordo qualche intervento degli assessori al personale “più concorsi più opportunità” mh! Sono dubbiosa).
Tecnici….ci sono graduatorie anche loro….ma no! Autorizziamo anche i concorsi per loro.
Ma amministrare bene, con spese oculate no?
Ma il consiglio regionale non ha un regolamento sul decoro?
Leggendo quanto in corso sulla oramai ben nota deliberazione giuntale, secondo l’aggettivo di cui apprendiamo l’esistenza nella lingua italiana, si rende necessario fare una generale riflessione sulla capacità di questo Governo regionale di organizzare il lavoro, di pensare come deve affrontare e risolvere i problemi e, ultimo ma non ultimo, chi lo deve fare.
Cerco di mettere in fila le cose. L’assessora al Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, mentre si dimentica di piccole vertenze (si apprezzi l’ironia) come quelle di Portovesme, si occupa di sanità.
Al di là del contenuto, colonizza un pezzo di competenze di un altro assessore e di un’altra direzione generale, non trova consenso in Consiglio (che infatti, alla prima occasione, gliene canta quattro), riceve critiche dai più disparati portatori di interesse (Comuni, altri OSS, etc..).
Non sono aspetti banali. È la rappresentazione di una evidente difficoltà di quell’assessorato (parte politica e parte tecnico/amministrativa) di gestire i rapporti con l’esterno, dove per esterno si intende tutto quello che sta fuori dall’assessorato al Lavoro.
Se raccogli critiche da ogni parte (ce ne fosse stato uno che uno che abbia concordato…), che lettura dai? Che non parli con gli altri? Che ci parli ma te ne freghi? Che non leggi o non conosci la realtà che ti circonda? Che non hai tempo? Che pensi di essere migliore?
Qualunque sia la spiegazione, il risultato è che NON stai lavorando bene, che non stai facendo ciò per cui sei pagata, che non sai quello che devi fare, come devi fare, che il tuo gruppo di lavoro non produce risultati, che si distrae.
Ma è anche possibile che lei abbia ben altre idee e altro giudizio. L’assessora sembra effettivamente impegnata in una corsa al consenso concentrando l’attenzione su dossier di scarso valore per la collettività ma di grande valore per il destino politico personale.
Si può pensare che i suoi uffici si occupino di voucher patenti e si dimentichino di parlare con la Ministra per gestire gli ammortizzatori sociali a Portovesme? Si, se si guarda a certe stramberie con le giuste lenti!
Il problema è sempre lo stesso, ovvero le competenze. Si parte sempre dal bacino elettorale e mai dalle competenze e ancor meno dalla formazione acquisita nella carriera scolastica. Sarebbe bastato guardare il CV della candidata, per capirne l’inadeguatezza per ruoli Isituzionali e non solo. Una cosa è inveire e criticare, un’altra è costruire e proporre soluzioni . Tralascio i commenti ,spesso stimolati, ma confermo che anche i questo caso , l’abito fa il Monaco
Neanche io ci capisco una cippa, ma per favore, non ditemi che la sanità sarda stesse funzionando bene.
Lascerei a @Locci di capire di cippe
Gli OSS che prenderebbero servizio nelle corsie ospedaliere riceverebbero disposizioni dirette dal personale medico e infermieristico?
Si tratterebbe di una fornitura di prestazioni sotto forma di appalto o potrebbe configurarsi come interposizione di manodopera?
Vedo all’orizzonte centinaia di ricorsi al giudice del lavoro.
Non si possono creare questi cantieri, quando c’è già una graduatoria pubblica di oss che con tantissimi sacrifici hanno superato un Pubblico Concorso e aspettano di essere chiamati dalle varie ASL/aou. Oltretutto ha dirottato soldi ( dallarcheologia) alla Sanità quando questa ha già centinaia di milioni non spesi.
C’è chi attende i post dell’assessore al lavoro più per ammirare la (s)mise che per il contenuto. 😂
Egregia Penna Rossa, Manca È una Influencer prestata alla politica di cui capisce una cippa.
Saluti.