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Categoria: Società
Era passato appena un anno dall’incoronazione ma, nel Regno, le cose non andavano per niente bene. La stagione del declino, iniziata alcuni anni prima, proseguiva inesorabile. Nulla era stato fatto per rallentare la marcia verso il precipizio. Economia disastrosa. Truppe senza paga da mesi. Il popolo sempre più povero, colpito da violenze di ogni tipo. […]
Tolo Tolo: un film di opposizione all’Italia
«È scappato. È scappato» gridavano nei corridoi . «Perché? Perché?» chiedevano in tanti. «A dirla in breve» – rispondeva il solito ben informato – «basta leggere il giornale. Pare che l’avessero chiamato per scrivere sotto dettatura e per firmare senza guardare. Forse non l’aveva capito subito, forse l’ha capito dopo. Ha preso il treno ed […]
Fratello, forse non stiamo facendo abbastanza
Se mi chiedi se stiano soffiando venti di guerra, in queste ore, non posso che risponderti che non hanno mai smesso di soffiare. Insisti, pensa positivo. Digita “pace nel mondo”, con il tuo computer. Il motore di ricerca ti risponderà, in circa mezzo secondo, con 67 milioni di risultati. Evviva, ti verrà da gridare. Il […]
Quando i capi partigiani si riunirono
Quando i capi partigiani si riunirono – nel Palazzo conquistato – l’odore delle polveri e quello del sangue era diventato cosa unica. Non persero tempo. Era troppo quello che avevano già lasciato per rischiare ancora un solo minuto di vita. Donne e uomini di coraggio, freddi , avevano soffocato la compassione. La violenza nella loro testa era stata arma di difesa e strumento di liberazione. Ora, finalmente…
Il Natale contrario
Se i più deboli
Sono stati anni difficili. Guerra civile e guerre tra stati hanno sfiancato tante donne e tanti uomini, hanno sfinito i popoli. Intere comunità nazionali si sono violentate. Abbiamo contato morti e lutti che non si potranno dimenticare. Tutto questo creato dai deboli, da quelli che si sono piegati, da quelli che si sono adattati per […]
Ragazzo mio, non credere
Non aveva un fisico bestiale
Sono certo della sua sofferenza. Dietro quelle sbarre. Non aveva un fisico “bestiale”. Il collo incavato e la schiena piegata da una gobba evidente. Il corpo minuto che reggeva una grande “testa”. Febbri ricorrenti. Il destino lo teneva in vita. Scriveva e scriveva. Con quei moncherini di matita regalati dai suoi carcerieri, in ogni tipo di carta, in quaderni poveri. L’avrebbero lasciato a consumarsi così, nella galera umida. A leggere libri dei filosofi e dei cronisti di regime.
Uno dei tanti
La mia anima ha fretta
Era un guerriero
Le case assorbono gli odori di chi le vive. Non sono solo pavimenti o pareti. Gli arredi, le carte, i libri, i dischi, quello che si mangia in cucina o i saponi del bagno, raccontano tutto, insieme alla miscela degli odori. Le case raccolgono stati d’animo, le vicende positive e negative che si accavallano, inizio […]
