Categoria: Società
La felicità e i sardi
L’indagine sull’infelicità del mondo e la felicità dei sardi […]
Sarei curioso di una medesima analisi compiuta sulla società sarda, una società che non investe in educazione, che non ha fiducia nelle istituzioni, che non apprezza le regole chiare e l’ordine definito, che applica minuziosamente il conflitto sociale, personale e di ceto, che si sente priva di sostegno sociale anche quando lo riceve, che rivendica la libertà delle decisioni ma non riesce mai a prenderne una di vantaggio per tutti e non solo per alcuni, che conosce la grande generosità della comunità e la spreca riservandola solo alle emergenze […]
Sardo-Cafo-Quirinal-Trash
La vendetta non è un codice barbaricino
La lezione sbagliata di Barca
Il saccheggio nel nome del padre
Il mese dei martiri dimenticati
Tradotta in sardo “Fratelli tutti”
È un pensiero non capito in Italia perché maturato nelle periferie del mondo, ma molto comprensibile in Sardegna, terra centrale nella storia del Mediterraneo ma periferizzata da disegni politici contrari ai suoi interessi.
La traduzione è preceduta da una presentazione di mons. Corrado Melis, vescovo di Ozieri. Mi sembra un buon auspicio per sperare che i vertici della chiesa sarda leggano, capiscano e divulghino il pensiero del papa. A oggi mi sembrano sufficientemente presi da altre faccende.
Un nuovo virus, senza vaccino
C’è un nuovo virus in giro, per il quale non c’è vaccino.
È un virus antico, una sorta di virus del paleolitico, che ha resistito latente per millenni, ma che fece la sua prima comparsa in Grecia.
Ieri ha colpito duramente il ceto politico sardo e italiano, in occasione della morte di Franco Battiato. Tutti a cercare la frase più giusta per acchiappare like e consensi sui meriti altrui. Il virus ha colpito (…)
L’assistente digitale di Poste Italiane ha un problema con la geografia
Caro Paolo,
avendo la necessità del servizio SPID, mi sono collegato col sito delle Poste e ho seguito alla lettera le loro indicazioni. Ovviamente so benissimo come fare utilizzando l’app delle Poste, ma mi sono voluto comportare come la stragrande maggioranza delle persone che hanno una certa età e non hanno dimestichezza con l’informatica. Volevo capire fino a che punto di incompetenza e direi violenza burocratica si può arrivare. Ti mando, al solo scopo di farti fare due risate, lo scambio di messaggi con le Poste Italiane (…)