L’assurda domanda sul perché dell’onestà
di Paolo Maninchedda
Tutti, magistrati, poliziotti e amici, mi fanno la stessa domanda: “Perché tu non sei coinvolto?”.
E io mi sono rotto solennemente i coglioni.
Sono una persona normale e come molte persone normali cerco di comportarmi bene, di avere valori, di rispettare regole, di combattere le mie debolezze e i miei difetti, di migliorare e diventare ogni giorno un uomo meno complicato del giorno precedente. Sto a distanza dai soldi e a molta distanza da quelli pubblici.