Su Abbanoa un petardo a scoppio ritardato e un assalto prossimo venturo
di Paolo Maninchedda
Ieri l’Agcm ha pubblicato il parere su Abbanoa già notificato e divulgato due mesi fa in Sardegna. Però, la pubblicazione è stata ritenuta da un giornale su due una nuova notizia, tale da determinare l’apertura dell’Unione Sarda di oggi. Il caso merita attenzione perché spiega come funziona l’informazione nel mondo delle post verità (che è comunque un mondo dove i giornali che dopano le notizie vendono sempre di meno).
Succede che un tempo i giornalisti andavano a verificare le notizie. Prima verifica da fare: la notizia era vecchia o nuova? Era vecchia. Quale era la novità? La pubblicazione sul bollettino dell’Agcm. In sostanza L’Unione Sarda ha dato la prima pagina e il titolo di apertura a una notizia che ha lo stesso peso della pubblicazione sul Buras di un avviso già noto e divulgato. (…) L’anno prossimo il ruolo della Regione diminuirà sensibilmente, ma occorrerà anche certificare il percorso svolto, in modo da distinguere le responsabilità da quel momento in poi. Questo triennio ha risultati misurabili a fronte di responsabilità assunte con coraggio e trasparenza. Spero che dal 2018 non si ricrei quella nebulosa di responsabilità equivoche, di passaggi del cerino, di atti di pianificazione fatti non sui numeri ma sui sentimenti, che hanno portato il Gestore nelle situazione precedente il 2014. Spero, ma temo invece che non sarà così e che si sprecherà l’azione di risanamento e di riordino, certamente dura, faticosa, imperfetta e perfettibile, che abbiamo realizzato. Tuttavia chi lo vorrà fare, chi vorrà nuovamente superare l’opportuno confine tra politica di indirizzo da un lato e gestione dall’altro, lo dovrà fare lasciando le impronte digitali, perché alla fine del processo di capitalizzazione la Regione certificherà i suoi risultati e lo stato di consistenza esistente al termine del triennio di risanamento. (CONTINUA)