“L’uomo che comprò la luna” e la continuità territoriale
Andare a vedere un film di Paolo Zucca è sempre piacevole. L’uomo che comprò la luna non delude le attese: il registro comico-grottesco, a tratti surreale, tipico del suo stile, è ampiamente confermato. (…) La terza parte (salvataggio e riscatto), è giocata sul versante mitico e politico (ma sempre grottesco e un po’ fumettistico) ed è la meno riuscita: i sardi (…) Mentre passavo due ore e godermi il film, il cervello mi ha ricondotto all’oggi, alla continuità territoriale, alla prigione in cui siamo chiusi in modi vergognosamente rassegnati e di cui avevo avuta l’ennesima personale esperienza nei giorni precedenti. La storia degli aerei da e per la Sardegna, interpretata alla Zucca, è infine la seguente… (LEGGI)