Ore 20:00 di ieri, Linate, volo per Cagliari: fila composta, qualche sguaiatello che parla a voce altissima, un po’ di interisti afflitti, famiglie e professionisti, tutti in fila, imbarco in perfetto orario.
Si entra nell’aereo.
Solita sensazione: è vecchio, rimesso un po’ a posto, con gli schienali dei sedili talmente dritti da farti il coccige ad angolo retto e le ginocchia a orecchino; ma tant’è, ci si adatta.
A questo punto scatta l’agguato: per 38 minuti l’aereo sta fermo in pista, con una temperatura interna da cottura a vapore, fatta di aria e fiato, che si sperimenta negli ambienti chiusi e non areati.
Si scatenano le puzzole, quelle povere persone che per difetto di natura o di sciacquatura emettono segnali olfattivi, percepiti più dagli altri che da sé, quando la temperatura e l’ansia o la rabbia salgono.
Si vivono momenti di somma difficoltà, tra l’angolo retto imposto al culo, le ginocchia a soffietto e l’offensiva delle ghiandole eccrine in avanzata su scarpe e camicie di giornata, nelle quali si riaccendono gore mai sopite da alcun efficacissimo detersivo.
Dopo trentotto minuti di questo bagnomaria con aromi, si parte e l’equipaggio abbassa, su sollecitazione di una passeggera, la temperatura interna, non di tanto però, per cui le eccrine continuano a catafottersene di tutto e di tutti e ad aggredire i chemorecettori.
Si arriva a Cagliari.
Secondo agguato: dieci minuti per aprire il portellone e la temperatura in aumento come alla partenza.
La cottura viene raffinata: si forma la crosticina dorata sulle orecchie, le puzzole si agitano, indifferenti a sé e agli altri, si crea un fondo di cottura umido, da camera a gas, fino a che, ecco, miracoloso, lo sfiato: aprono.
Due parole a Aeroitalia: è evidente che avete avuto la bocca più grande del cervello partecipando al bando per la continuità territoriale, ma se pensate di condurvi anche in estate con queste sciatterie, verrete travolti da rivolte aeronavali.
Personalmente ho gioito quando avete rotto l’oligopolio Ita – Ryanair, ma adesso penso che siate più capaci con i bandi di gara che con l’esercizio reale dei trasporti. Gli aerei sono vecchi, si sente a ogni decollo e atterraggio, e così il resto dell’equipaggiamento.
Ho il dubbio che pensiate di potervi permettere l’etica e l’estetica dei carri bestiame d’un tempo.
Sappiate che perderete e male, molto male.
Nessuno è più disposto a farsi trattare così.
Caro Maninchedda, magistrale. Gli arei sono vecchi. Basta provare a cercarne la storia dalla nascita: uno ha 24,5 mesi, è passato da svariate Compagnie, aerei così non li usano nemmeno per i voli cargo, riadattandoli. La regione Sardegna deve “reagire” perché sono i bandi e come si pensano che fanno la differenza.
Vogliamo di nuovo ITA
AEROITALIA???non salirò più in nessuno aereo loro!!da fiumicino preferisco farmela a nuoto!!!!!!!!
Signor Salvo, quindi secondo lei i bandi che fa la Regione Sardegna non servono a nulla dato che scrive che la continuità la contrattano con i bandi gli aeroporti e le loro società di gestione grande notizia non lo ha mai detto o scritto nessuno evidentemente lei è informato bene
Io prendo mediamente dai 2 ai 6 voli a settimana, a chi dice che il servizio sia ottimo rispondo che per quanto non fosse la migliore ma quello di Ita, per ora, non lo batte nessuno.
Ps. con ita il costo andata/ritorno lo pagavi 169 euro per Milano ed avevo servizo a dire poco eccellente, con Aeroitalia pago 209 euro e non mi danno nemmeno un bicchiere d’acqua, se lo vuoi paghi anche quello.
Dove sarebbe la convenienza per noi Sardi?
Inoltre si sono messi a vendere snack e altre robe stile Ryanair.
Volotea ve la raccomando, ci ha lasciati in Sardegna senza riproteggerci con altre compagnie, avendo prenotato e pagato il biglietto andata e ritorno quando dovevamo rientrare 5 giorni prima arriva una mail che ci comunicava che non c’era il volo. Aeroitalia non ha nulla di italiano, tranne il CEO, per il resto è una società che nasce nell’Europa dell’est e che ha abbandonato Comiso e non solo, dall’oggi al domani. Quindi se Aeroitalia arriva in Sardegna per la continuità territoriale, siete una regione fortunata, e non c’entra nulla la regione Sardegna, come qualcuno ha scritto perché la continuità territoriale se la contrattano con i bandi gli aeroporti e le loro società di gestione
Di Aeroitalia si salvano solamente i dipendenti, ho sempre viaggiato bene con loro, per il resto gestione che fa ridere. La comfort zone del management, è delimitata nei confini della continuità e appoggiati dalla politica vanno avanti così, a sa bòtte e sa zabàtta.
Concordo! Pessimo servizio, anche noi nella tratta Cagliari – Fiumicino e viceversa, temperatura altissima e siamo stati informati che non potevano partire perché c’era troppo traffico aereo e Elmas non gli dava il permesso di atterrare. Personale abbastanza scorbutico, infatti ho chiesto ad uno steward se potesse aiutarmi a mettere la valigia nella cappelliera poiché fratturata vertebre e costole ed ero con busto. Ha iniziato i risolini con le colleghe, cosa ci fosse da ridere non lo so visto che avevo appresso la documentazione medica e non solo, 104 in situazione di gravità e invalidità al 100%.. Dopo avermi fatto sentire una incapace e handicappata, ha messo di malavoglia la valigia nella cappelliera. Atterrati a Cagliari la stessa scena della partenza: il cavaliere senza cavallo si è passato alla grande e lo ha fatto fare ad una collega. Pessimi!
Io nell’ultimo anno ho viaggiato sempre con aeroitalia da Palermo x Roma e viceversa è mi sono trovata sempre benissimo… Quindi a questo punto credo che sia proprio un disagio solo x voi sardi
Enzo siamo ” oni ” noi da quando è stata istituita non c’è una giunta regionale che ne abbia azzeccata una, in Corsica quando devono difendere i loro interessi sono uniti da noi si fanno la forca per un voto non si fanno influenzare da Parigi da noi impongono gli assessori
Egregio, io viaggio spesso,ma mi inchino alla sua eleganza espressiva e alla sua rassegnazione sociale.
Non è un caso isolato chi vola da tempo sa e ha fatto esperienza (…).
Ati Alitalia ita aeroitalia etc etc passano gli anni,il rituale è sempre lo stesso,sono sempre giri dell’oca.
Quando la continuità la forniva volotea era un altra storia.Forse perché non è italiana? Chissa…
Articolo palesemente scritto da chi viaggia 1 volta ogni 2 anni che nn ha metro di paragone con altre compagnie aeree.
Purtroppo l’errore è stato aver votato a sx elegendo la Todde, ora ne paghiamo le conseguenze. La continuità territoriale dovrebbe essere un diritto dei Sardi mentre risulta una elemosina concessa. Anziché pensare alla palestina ribelliamoci a questa regione di sinistra abituata a schiavizzare le fasce medie.
Solita storia…continuità territoriale pessima…gare al ribasso e servizi pessimi…Aeroitalia dispone di pochi aeromobili, per poter svolgere il servizio in maniera adeguate in particolare per noi sardi!! Concordo con un commentatore che forse Volotea è stata la compagnia migliore(ma è durata poco ahimè).
Comunque continuità fallimentare per Governo di destra e sinistra!!
La Corsica ha circa 400mila abitanti residenti. Niente di strano. Che abbia formalmente quattro aeroporti invece è strano, se facciamo riferimento a quel che passiamo noi. Ma la cosa più clamorosa è un’altra: ha una sua compagnia aerea regionale, Air Corsica è una Spa posseduta al 61% dalla Regione Corsica. Una quindicina di vettori, una dozzina di destinazioni fisse (Francia e Europa) più diverse altre in alta stagione.
Io ho fatto un esperimento, alla vigilia delle festività maggiori, ovvero prima di Natale e Capodanno, e prima di Pasqua. L’esperimento consisteva in questo: aprire la pagina del sito di Air Corsica, fingermi nativo e residente, prenotare un volo a/r da Bastia o Ajaccio verso Parigi due giorni prima della festa e ritorno due o tre giorni dopo la festa. Non so quanto sia sorprendente, ma ho sempre trovato posto e la cifra non è andata mai oltre i 215 euro tutto compreso. Tenete conto che il costo industriale di uno di questi voli è equiparabile a un Cagliari-Milano per la distanza.
Ora, se non ricordo male la Corsica in quanto francese (mi perdoneranno i cugini, che so non hanno grossissima considerazione dei loro connazionali) fa parte dell’Unione Europea e questo permette di arrivare a una conclusione: loro viaggiano quando gli pare e piace e non sono spennati da nessuno.
La domanda è: sono bravi loro o siamo coglioni noi? Chiedo scusa per l’aggettivo, ma non passa giorno senza che io mi convinca che questo andazzo è dovuto più che altro a nostre colpe, non a cattiveria altrui, che comunque non manca.
Il servizio in continuità territoriale migliore ,parere personale,è stato dato da Volotea.
Volo 1 giugno h.17.40 Cagliari-Milano Linate, stessa identica situazione. Ho chiesto alla hostess come mai l’AC fosse spenta, ha pensato bene di prendermi in giro dicendomi che fosse accesa! Verifica interminabile… tanto che non l’ho più rivista!
Situazione inammissibile per il prezzo del volo.
Ma soprattutto, a luglio ed agosto sarà così?????
Sarebbe utile l’intervento della Regione, per il bene del turismo della Sardegna e di tutti i viaggiatori costretti ad un’unica scelta per questa tratta.
Come li vedono li trattano!
Fatevi un giro in rete per informarvi su chi è la proprietà e chi cura gli interessi: un Banchiere!
Gente sopraffina che ha un pedigree di frequentazioni di studi legali da fare invidia.
E io di queste cose sono un ignorante inguaribile epperò una domanda (spero sincera verso me stesso) tento a pormela: al posto della Assessora a governare una situazione simile, giuro, me la sarei data a gambe; ecco non fa per me. Quella gente abituata a trattare e che ti passa ai raggi X la tua persona come il Velasquez osservava Innocenzo decimo, nel celebre ritratto.
No no, non avrei sopportato questa condizione di rischiosa subalternità e quindi, come in amore, l’unica via sarebbe stata la fuga.
Ehh, se non si è capaci.
Ormai siamo tutti condannati ad Aeroitalia
Gentile Paolo. Io da viaggiatore frequente per lavoro non ho affatto gioito per la dipartita di ITA. Questi sono scappati di casa che non ti danno neanche un bicchiere d’acqua. Ho manifestato il mio macontento accusando l’assessora di non essere mai uscita da bidda. Chi fa i bandi deve avere al suo interno uno dei tanti che parte il lunedì e rientra il venerdì (non icosidetti onorevoi che partono il martedì e rientrano il giovedì). Se non conosci il prodotto non puoi governarlo
Evidentemente invece siamo ampiamente disposti a farci trattare così perché forse lei prof ha vissuto solo ieri questi disagi, ma è così dal primo giorno. Con la Regione incapace di agire in maniera realmente incisiva. Ci sono stati numerosi problemi tecnici, flap che non si aprono, comandanti che rifiutano l’aeromobile, emergenze non dichiarate e atterraggi avvenuti con i vigili del fuoco schierati sulla pista (ne parlò la Rai). L’ultimo episodio che ricordo è legato al sistema di comunicazione di bordo fuori uso con l’equipaggio costretto a fare le comunicazioni con un megafono. Mi chiedo dove sia l’Enac.