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Abbanoa: il (folle) disegno occulto

Posted on 6 Luglio 20256 Luglio 2025 By Paolo Maninchedda 35 commenti su Abbanoa: il (folle) disegno occulto

Questa è la parte del parere legale dello studio BonelliErede trasmesso da Abbanoa all’Egas e al Distretto Idrografico che affascina i Cinquetasche, ahinoi, nel silenzio, non si capisce se di complicità o di ignoranza, delle forze politiche e dei consiglieri regionali (non di tutti, pochissimi hanno cominciato a capire quanto sia folle il disegno in campo).

Abbanoa aveva chiesto allo studio legale «l’analisi degli scenari prospettabili nel caso in cui non sia possibile adempiere agli impegni di cui all’Aiuto di Stato Erogato e degli eventuali impatti sulla durata originaria della gestione in house al 30 dicembre 2028, anche nell’ottica di una eventuale successiva estensione/proroga della durata complessiva della Convenzione esistente, fino al termine massimo di 30 anni e/o un riaffidamento della concessione del Sistema Idrico Integrato, tenuto conto delle prescrizioni imposte dalla CE in relazione all’Aiuto di Stato Erogato».

Primo commento: gli avvocati sono un po’ come l’Intelligenza Artificiale, cercano di capire bene la domanda che si pone loro e di rispondere solo a ciò che è richiesto.

L’espressione chiave del quesito posto è «… nel caso in cui non sia possibile adempiere agli impegni» assunti con l’Unione Europea nel momento in cui è stato notificato il processo di capitalizzazione della Società (senza il quale, sia chiaro, la società sarebbe fallita, perché era stata costretta ad operare senza la capitalizzazione che il Piano d’Ambito prevedeva). In sostanza, la società ha chiesto allo studio legale cosa accadrebbe se, per ragioni di destino, non si andasse a svolgere la gara per la concessione dell’esercizio del Servizio Idrico Integrato che Egas e la Regione si erano impegnati a bandire entro la fine di quest’anno.

Per il momento sospendiamo il giudizio sulla questione decisiva, e cioè perché non sarebbe possibile andare a gara, posto che ci si va o non ci si va non per il caso, ma per precise e individuabili responsabilità, e vediamo che cosa indica lo studio legale come possibile conseguenza.

Si badi che non è compito dei giuristi valutare la sostenibilità economico-finanziaria dello scenario prospettato, ma solo perimetrarne la sostenibilità giuridica.

In poche parole, se Abbanoa non andasse a gara (ma il cuore del problema è perché non riuscirebbe ad andarci e chi si assumerebbe la responsabilità di non fare la gara) accadrebbe che la Regione dovrebbe ingiungere a Abbanoa di restituire i 222 milioni di euro ricevuti per la sua capitalizzazione, Abbanoa dovrebbe rendere la somma entro quattro mesi dall’ingiunzione o attingendo a sue riserve o cercandola sul mercato.
In teoria, e qui la creatività giuridica diviene invidiabile, potrebbe anche prestarglieli  la Regione, in una riedizione della follia fatta dalla Fondazione Banco di Sardegna quando prestò i soldi alla BPER per comprare il Banco di Sardegna di cui la Fondazione era proprietaria. Nel caso specifico la Regione, secondo il parere legale, presterebbe 222 milioni di euro a Abbanoa perché Abbanoa restituisca alla Regione i 222 milioni di euro a suo tempo erogati, con l’avvertenza di prestarglieli a condizioni di mercato. Ciò fatto, la Regione si svincolerebbe dall’obbligo della gara e Egas potrebbe affidare a Abbanoa il servizio per i prossimi trent’anni.

Ho provato a immaginare che l’ordine di restituzione regionale si abbatta sull’attuale bilancio. Le conseguenze sarebbero le seguenti:
1. La società si presenterebbe al mercato (cioè alle banche e a quant’altro) sottocapitalizzata, con tutto quello che questo comporta in termine di ranking e accesso al credito;
2. Non avrebbe i soldi per restituire il debito;
3. Non avrebbe accesso al credito;
4. Cumulerebbe debiti con fornitori;
5. e siccome tutto ciò non basterebbe, cumulerebbe debito con i dipendenti.

In buona sostanza, se il percorso delineato potrebbe reggere giuridicamente, esso è invece drammaticamente insostenibile sotto il profilo economico-finanziario e si tradurrebbe in un grave e mortale impoverimento della società e delle casse regionali.
Ciò spiega perché l’Egas (cioè il patrimonio tergale dei sindaci componenti del Comitato Istituzionale d’Ambito, nonché dei dirigenti dell’Ente) abbia assunto l’atto di indirizzo di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi, nel quale dice chiaramente che attende opportuni pronunciamenti degli organi societari (cioè dell’Assemblea, del Cda e del Collegio dei sindaci di Abbanoa) nonché certificazioni di soggetti terzi circa la sostenibilità finanziaria del progetto adombrato, chiarendo che da parte sua ha già adempiuto alla predisposizione degli atti necessari per mantenere gli impegni assunti in sede europea e andare a gara. Ne consegue che al momento chi sta rischiando di far perdere 222 milioni di euro alla società sono i suoi stessi amministratori e non Egas. Detto dai sindaci di Cagliari, Sassari, Olbia ecc. la cosa perde ogni banalità e suona di drammatica serietà.

Torniamo adesso al punto e facciamoci la domanda che si farebbe sia il Procuratore della Corte dei Conti che il Procuratore della Repubblica dinanzi a una Abbanoa che perdesse 222 milioni di capitale pubblico: è stato un caso o è stato un disegno far fallire la gara?
Ad oggi, leggendo gli atti, sembra di stare di fronte a quella che i confessori chiamavano una diabolica tentazione che sta divenendo realtà. Ma siccome i magistrati non credono che il diavolo esista (perché sarebbe un loro concorrente sleale), nei prossimi mesi dovranno decidere di capire chi ha deciso di essere inerte e chi no.
Egas si è portata vanti e ha deciso di mostrare e certificare di essere stata proattiva, ma così ha anche svelato che Abbanoa non lo è stata.
L’esistenza del parere legale deporrebbe per la vigenza di un disegno e non per l’esito imprevisto di tante circostanze.
Certo è stata una pessima scelta cercare di accendere il cerino e di lasciarlo in mano a un ente, come Egas, che ha l’esperienza del Vietnam con cui Abbanoa è uscita dalla richiesta di fallimento presentata a suo tempo dal procuratore della repubblica di Nuoro. Chi si è scottato con l’acqua calda, teme anche la fredda e Egas ha rifiutato di assumersi la responsabilità di affermare che la gara non può essere svolta, anzi, ha detto di essere pronta a svolgerla.
Come spesso accade, quando si lavora nell’ombra, l’accensione della luce tramuta la scaltrezza in colpevole inettitudine.
Si continui pure a regalare panettoni ai dipendenti e a trasformare i propri beni in foresterie (per chi?), intanto tempus fugit e l’appuntamento con la storia incombe, questa volta, però, con responsabilità sempre più chiare in capo a tutti gli attori.

Abbanoa, Politica, Vetrina

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Comments (35) on “Abbanoa: il (folle) disegno occulto”

  1. Paolo Maninchedda ha detto:
    8 Luglio 2025 alle 17:09

    No, signora Puggioni, qui il problema è dov’era lei ai tempi di Solinas, perché io c’ero ed ero all’opposizione esattamente come oggi. Io non pranzavo con lui, un’altra sì. Io non avevo parenti stretti nello staff di Solinas, un’altra sì. E d’altra parte, la Todde ha reclutato non pochi esponenti dell’era Solinas, quindi sappiamo bene dove collocare i veri e i finti oppositori. Qui nessuno infanga nessuno: ogni affermazione ha a supporto un fatto documentato. Lei fa parte di quella schiera di grillini che chiamano la verità fango per aver perso del tutto l’orientamento tra il vero e il falso, perché per voi l’unica verità è la fede cieca di parte. Continuerò, signora, a dispiacerla dicendo la verità.

  2. Puggioni Pietrina ha detto:
    8 Luglio 2025 alle 16:59

    Non entro in merito alla questione perché non preparata però mi chiedo: Come mai questi signori hanno tutto questo livore contro la Todde . Dove erano durante l’amministrazione Solinas? Oppure avevano il ” paraocchi ” . Vergogna, è più comodo infangare , chi non ruba. Questo è un dato di fatto.

  3. Tatanu ha detto:
    8 Luglio 2025 alle 08:51

    Qualche giorno fa, sull’articolo https://www.sardegnaeliberta.it/abbanoa-il-buco-di-225-milioni-programmato-e-segreto/, intervenivo così:
    citando:“Abbanoa adesso intenderebbe sfuggire alla gara restituendo i 225 milioni di capitale a Regione”, mi chiedevo: “cosa impedirebbe che la Regione, una volta passato lo spavento, la ricapitalizzi (=rifinanzi)?”
    Pensavo di fantasticare, ma ora leggo qui sopra che: “la Regione, secondo il parere legale, presterebbe 222 milioni di euro a Abbanoa perché Abbanoa restituisca alla Regione i 222 milioni di euro a suo tempo erogati”.
    Che dire, pensavo di andare un pelino oltre la realtà (e la decenza), ma qui siamo in un altro universo parallelo, una sfida alle leggi, non solo dell’economia ma anche dell’aritmetica:
    a) RAS presta a Abbanoa 222 milionazzi;
    b) Abbanoa, non facendo la gara, deve restituirli ma non li ha (o si svenerebbe per averli);
    c) la RAS, in soccorso, presta altri 222 milionazzi;
    d) Abbanoa li incassa e li rigira alla RAS per restituire I PRIMI 222 milionazzi prestati (in pratica, sana un debito accendendone un altro).
    Secondo le leggi (conosciute) della matematica, mancano ancora 222 milionazzi.
    Stupefacentementefantascientifico.

  4. Marco Casu ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 19:52

    Domanda al Signor Giuseppe.

    Signor Giuseppe, Lei ha compreso il testo scritto da Paolo Maninchedda?

    Chiedo questo perche’, leggendola, ho fondati motivi di presumere che non le risultano chiaro l’agire di Egas, in Primis, nonche’ il dilemma della Gestione Abbanoa. Aggiungo , e lo scrivo con il dovuto garbo e per evitare ogni sciocco terrorismo dialettico:
    L’unico giocatore “Politico” posto davanti alla “scacchiera Abbanoa” e’ Alessandra Todde e non Solinas, Pigliaru Capellacci ecc ecc ecc.

    Sapra’ giocare con le regole proprie di questa scacchiera? Oppure assisteremo alla ennesima fuga in cui la colpa e’ della Scacchiera che e’ fatta male e sopratutto, fatta da ALTRI?

  5. PIRAS ANTONIA ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 17:54

    Sono esterrefatta da tutti questi imbrogli che i tribunali per come sono conciati oggi ci passerà un secolo prima che trovino il bandolo. Tra pale eoliche e pannelli solari la Sardegna più che un’isola rigogliosa sembra un cimitero senza alberi e lumini. La sig. Todde ci farebbe cosa gradita se si dimettesse non la rimpiangeremo. Potrebbe andare in Arabia Saudita dove si troverebbe in buona compagnia.

  6. Mike ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 17:42

    Il problema è molto complesso e non può essere risolto con un semplice “do ut des”, diversamente andiamo a finire sulla piena parodia di “Totò, Peppino e la malafemmena” (dove Totò si fa’ prestare 40.000£ da Peppino e per poter onorare il debito ne vorrebbe ulteriori 40.000£, così da finire pari e patta)!
    Nel corso del tempo ci sono stati numerosi casi simili dovuti, dal mio punto di vista, ad eccessive interferenze politiche (Alfa Romeo/Fiat/Ford?…. più altre già note in Sardegna). La questione che mi ha dato più fastidio nel corso del tempo è stata la gestione approssimativa di un nobile intento: Acqua Pubblica=ABBANOA. I buoni intenti si sono infranti sulla collocazione di persone moolto lontane dal sapere gestionale di una azienda che sarebbe dovuta essere il fiore all’ occhiello della gestione delle acque della Sardegna. Sulla mia pelle ho subito innumerevoli situazioni e balzelli pesanti per forse tappare i buchi di bilancio; sono stato costretto a dismettere un’utenza per evitare i balzelli che, mese dopo mese mi piombavano addosso ( ….eh tanto io pago…direbbe Totò).; nonostante il mio consumo(per mancato utilizzo) fosse fermo a 0.5 metri cubi, ho subito conguagli retroattivi a non finire più la voce “nolo contatore – nonostante il contatore l’avessi pagato di persona”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella di vedere nella bolletta, un consumo presunto di 50 metri cubi. Ho istruito un contenzioso contro ABBANOA: 1) mi restiutuite tutti i soldi che vi ho dato in più ( prova ne sia foto del contatore) diversamente: 2) noleggio un’autobotte e carico tanta acqua fino ad arrivare a 50 metri cubi! ….. nonostante i buoni intenti non ho visto una lira di rimborso; ma ho staccato l’utenza! La domanda sorge spontanea: è questo il modo di gestire un’impresa????? Vanno bene i panettoni, le colombe, gli spumanti e i rimborsi spese a gogò tanto paga pantalone????? E intanto la rete continua ad essere un colabrodo. Ma possibile che non si guardi anche a soluzioni risolutive delle criticità idriche nei periodi di siccità??? O facciamo come le galline, rimaniamo a becco aperto, prima o poi pioverà. Ad maiora!

  7. Mario Pudhu ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 17:37

    S’idea giusta est cussa de sa gestione pùbblica ma eficiente.
    Cussa privada si podet cumprèndhere chi at a bòllere fàere prus profitu chi no servìtziu (a parte comente andhant is apaltos a ribbassu mannu fintzes a bìnchere e leare s’apaltu ma apustis… fintzes buona notte ai suonatori).
    E ateretanti e peus ischifosa est cussa de is carrotzones carravotos e carracotzos de is cambaradas polìticas, chi pagaos e bene puru e depent guvernare su bene pùbblicu e no giogare a totu is aprofitamentos, chie totu podet aprofitare in calecuna manera de parte de is gestores e de parte de is utentes, in su giogu de su trampa trampa.

  8. Paolo Maninchedda ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 13:41

    Invece, signor Giorgini, è proprio la legge l’unico modo per non mercificare tutto.

  9. Paolo Maninchedda ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 13:40

    E invece io non sono mai stato e mai sarò per la privatizzazione. Sono però per una gestione pubblica efficiente.

  10. roberto giorgini ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 13:18

    Quando si mercifica un diritto riconosciuto universalmente,non c’ è legge che tenga.

  11. Edy ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 12:32

    Rivoglio l’acqua San Martino….e bollette meno salate per l’acqua che esce dai nostri rubinetti.
    Abbiamo anche i giardini…vogliamo desertificare tutto???Che tristezza

  12. Giuseppe ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 12:08

    “Troppo semplice legare mani e piedi a una società e poi dire che va male, a meno che non la si voglia svendere subito dopo averla conciata male, ma […] l’acqua sarà un bene pubblico e pubblica sarà la sua gestione…”
    Parole datate ma sempre attuali…
    Dal suo post, con quest’ insistenza sulla gara da effettuare, mi pare evidente che le intenzioni del professore Maninchedda (mi corregga se sbaglio) siano quelle di giungere alla privatizzazione della nostra risorsa idrica o, per lo meno, alla privatizzazione della sua gestione.
    Il che, a mio modesto avviso, non è cosa buona e giusta ma, al contrario, brutta e dannosa..
    Gli strali contro Abbanoa e contro Todde appaiono più che pretestuosi e, dalla lettura di uno degli scenari palesato nello studio legale, non vi vedo nulla di scabroso ma, semplicemente, si riporta un’eventualità che può e deve essere valutata dagli organi politici, senza terrorismo.
    Quanto sarebbe bello che chi fa opposizione oggi, si ricordasse del suo governo di ieri e desse, davvero, un contributo. Quanto sarebbe bello che la si smettesse con questo “cinque tasche” e si usasse un minimo di garbo… Non vorrei che, poi, il professore Maninchedda potesse diventare il “professor A mani in tasca”… Gli epiteti sono facili da coniare ma, talvolta, sono pure fastidiosi.

    PS: la frase virgolettata fu scritta dal professore nel lontanissimo 2014… Sarei curioso di sapere se ha cambiato idea. Chissà 🤔

  13. Renato Orrù ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 12:03

    ..non so … forse è perché ho fatto solo le elementari ( …ma dalle Suore eh -ndR) per cui il mio livello culturale è notoriamente basso e a volte anche A Tontu … Ma mi pare che si stiano concretizzando le condizioni per spacchettare AbbaNoa in due tronconi con un ambito di circa 600k utenti (quanti sono nell AreaTripolitaniadi Cagliari? ) più performante del Resto della Isola … o Sbaglio ? SIII….sicuramente sbaglio… eppoi chi sarebbe il coraggioso gruppo che se la caricherebbe una Società come Abbanoa … occorre essere veramente LOCOS … e ben riunidos…

  14. Marco Casu ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 11:35

    iiiih cinque tasche?!?!
    Suvvia Signora Masia! Ma e’ una cosa cosi’ graziosa, perche’ mai dovrebbe essere una diffamazione? Magari Le avessi io cinque tasche ! Sai quanta roba e TUTTO il superfluo del mondo dentro.

    Hahaha, questi Contiani mai contenti e privi di spirito . Nel momento del giubilo quanto mai opportuno perdono la pazienza; mah, cose dell’Altro mondo!

  15. Antonio ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 11:22

    Signor Alfonso Marucci e signora Gavina Masia pare che solo voi avete la patente dell’Onesta bisognerebbe essere più umili ed accettare le critiche

  16. Paolo Maninchedda ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 10:33

    Signora Masia, posto che lei mi accusa di diffamazione, provvederò a sporgere denuncia nei suoi confronti alla così sarà un giudice a stabilire chi di noi due diffama. Tanti cari auguri.

  17. Tatanu ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 09:57

    @Alfonso Marucci
    “Io credo che l’onestà della Todde…”
    Onestà?
    E quale sarebbe: quella della Todde1, che in diretta TV afferma: «Mi sono pagata (*) anche gran parte di questa campagna elettorale», o quella della Todde2, che al Collegio di Garanzia ha dichiarato sul suo onore di non aver sostenuto spese?
    Ammettendo che abbia un sufficiente senso del ridicolo, scelga pure…

    (*) in lingua italiana, che si suppone la Todde conosca visto che ha più lauree, “mi sono pagata” significa “ho pagato di tasca mia”, e non “ho pagato con i soldi che mi hanno dato”.

  18. Marco Casu ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 08:31

    Che noia questa robetta della “Onesta”.

    E’ una cosa che tutte le volte che leggi come argomento non solo ti fa cascare le braccia ma ti avvolge in una Stimmung di maledizioni che ti tenta a farti Paladino delle cose piu’ disoneste e orribili.

    5 stelle avete ridotto a una Latrina la PAROLA “Onesta”, TENETEVELA! non la voglio piu’ toccare.

    Carissimi, le cose ..Abbanoa Todda e quanto altro NON esistono perche’ non saranno mai eterne. Sono solo verifiche di una possibilita’ , ecco , TUTTO qui!

  19. Giovanni piras ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 07:29

    Salutos, tue jà l’Ischis ite nde pesso.
    Fortza paris chin su sardismu in su coro!
    A nos bider sanos.

  20. Gavina Masia ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 07:20

    Cinque tasche?
    Chiamare le cose col lore nome no?
    Questo articolo fa schifo già dalle prime righe che dimostrano la malafede di chi scrive, è di parte e mira solo a diffamare e gettare fango.

  21. Paolo Maninchedda ha detto:
    7 Luglio 2025 alle 06:12

    Egregio Marucci, chi getta fango? Solo fatti, documenti e circostanze ben accertate. Mai avuto un orto personale da difendere. Qui se c’è qualcuno che getta fango è lei. Si ripilusca e non ci sporchi.

  22. Alfonso Marucci ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 22:21

    Io credo che l’onestà della Todde sia un enorme pericolo per il malaffare.
    Recuperare anni e anni di mala gestione è molto difficile e Gettare fango e discredito su chi lavora è lo sport di chi vede in pericolo il proprio orticello.

  23. Giuseppe ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 21:17

    La fondazione Renato Soru resiste e si rinforza.

  24. Eligio ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 18:40

    Ma cosa è accaduto invece con lazienda Acqua San Martino? So che è strapiens di debiti…e allora perché non si è fatta anticipare dalla regione i soldi del debito? Sembrerebbe invece fallita totalmente. L’unica cosa buona di questa Sardegna è l’acqua San Martino. Come dovrebbe essere l’acqua fresca. Perché berla calda è impossibile. Lo dico da continentale. Rivoglio l’acqua San Martino e che sia ad un prezzo ragionevole.

  25. Marina M ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 18:27

    Considerato che con l’ultima fattura con lettura presunta che ha portato alle stelle gli incassi di Abbanoa, almeno provvisoriamente , e che nelle fatture successive dovrà restituire il maltolto non so proprio come potrà Abbanoa non dichiarare fallimento…. Se non con l’ imbroglio…..

  26. Marco Casu ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 17:26

    Mah, ho guardato dentro l’ultimo Bilancio, quello del 2024 (che brutta cosa essere e comportarsi da Contabili).

    L’ ho fatto solo per rendermi conto se ci fosse provvista per una “eventuale” restituzione dei 222 milioni; e ci sono, MA! , ma utilizzarli significherebbe compromettere la Gestione ordinaria . Sarebbe un problema poi pagare le fattura ai fornitori, restituire levrate mutui e gli stipendi ai dipendenti (insomma, la sostenibilita’ economico finanziaria risulterebbe compromessa ecco).

    Ma a parte questo e scontando il fatto che e’ probabile che non freghera’ un cazzo a nessuno, ma lo dico lo stesso, .. nella nota integrativa alla voce Credito verso Clienti c e’ un dato verso cui ho letteramente sobbalzato , eccolo:

    Crediti fatturati a Clienti oltre fatture da emettere Euro 1 Miliardo e 70 milioni

    Tenetevi forte(lo dico ai Contabili come me) Svalutazioni al fondo rischi euro 518 milioni

    Avete capito bene , euro cinquecentodiciottomilioni di bollette che si ritiene non verranno mai incassate e che a Bilancio, nel conto economico, Rappresentano perdite.

    Ditemi Voi, oh non vi venga il magone, ma quante volte Abbanoa vi ha rotto le scatole per quattro castagne secche ?

    Alle volte escono fuori certe cose.

    P.s. : dimentichiamo vah

  27. Paolo Maninchedda ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 16:49

    Signor Picciau, può sincerarsene direttamente lei. Ho pubblicato la fonte.

  28. Luca ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 16:46

    A chi si chiedeva dove sono finiti tutti quei soldi risponderei: A coprire bollette di anni ed anni di acqua non pagata ed a cambiare i tubi marci che a casa mia portavano acqua marrone, ora da circa 3 anni limpida. Chiaro a cosa sono serviti? E soprattutto a mantenere dei prezzi accessibili a tutti

  29. Stefano Picciau ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 15:50

    Se ci fosse del vero, in ciò che scrivete, ci sarebbe da lavorare parecchio per i Magistrati…o sbaglio…? 🤔🤔

  30. Mimas74 MON ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 15:42

    Immaginiamo che quanto descritto accadesse ad una società privata dove il solito amministratore sia giunto ad un punto di non ritorno dopo aver avuto finanziamenti pubblici di cui non si abbiano le dovute rendicontazioni..L amministratore sarebbe se non dietro le suites di Uta ai domiciliari e la società fallita. Perché tutto ciò non si applica a questi signori?

  31. Paolo Maninchedda ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 15:30

    Non hanno fatto 222 milioni di perdite. Legga bene.

  32. Antonio ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 14:02

    si dovrebbe indagare come hanno fatto 222 milioni di euro di perdite dove sono finiti tutti quei soldi dove erano i sindaci e la regione perchè hanno approvato i bilanci in passivo

  33. Luigi ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 13:46

    Purtroppo a farsi carico delle porcate di questi lestofanti saranno come sempre i cittadini continuamente vessati da fatture stratosferiche, solo per fare quadrare loro i conti.

  34. Ginick ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 10:48

    Egr Prof,
    Mi han detto che la Todde ha costituito una snella task(a) force da lei presieduta
    ( naturalmente), formata da super esperti, (perché fanno acqua da tutte le parti ): Comandini, Bartolazzi, Desiré, Satta e Meloni al fine di risolvere nei modi dovuti il problema. Per prima cosa hanno all’ unanimità deciso di nominare un pool di una ventina di legali capitanati da Conte( non l’ allenatore delNapoli) e da Licheri incaricati in caso di difficoltà o di condanne di presentare ricorsi a tutti i tribunali possibili e immaginabili così da trascinare la soluzione della questione Abbanoa il più lontano possibile, in perfetta analogia a quanto accade per la già dichiarata defenestrazione della nostra signora miracolata dal voto disgiunto. Il resto non importa . Basilare è arrivare alla fine del mandato (quando sarà è solo nelle mani
    della ….dea magistratura) senza ulteriori guai per la maggioranza, di palazzo, in quanto il popolo sardo ha già da tempo deciso la fine di questa inutile legislatura che se fosse stato per la loro esclusiva volontà, manipolata da assurde leggi antidemocratiche, non sarebbe mai dovuta nascere!
    Cordiali saluti

  35. A ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 07:34

    Ajò Lady3Na che ci vuole a raccattare €222k?
    Basta licenziare un po’ di addetti stampa, consulenti vari (quello alla sardità in primis) assumere qualche delega assessoriale (sanità e lavoro) staff compresi) et voilà, trovati i soldi no?
    In qualunque società commerciale prestare i soldi al debitore per restituirli al creditore sarebbe reato di “bancarotta fraudolenta patrimoniale”, non sarà lo stesso per una SPA a controllo pubblico?

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